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Zucchero nel vino, scatta il sequestro

Ancora una volta ci troviamo, nostro malgrado, a dover commentare e pubblicare notizie del genere. Sia ben chiaro, in questo caso non si tratta di aggiunta di sostanze nocive alla salute, ma di semplice ( si fa per dire ) sofisticazione alimentare, dal momento che la legge italiana vieta esplicitamente, salvo rari casi, l’aggiunta di zucchero nel vino. E’ ammessa invece l’aggiunta di Mcr, mosto concentrato rettificato, ma viene a costare molto di piu’.

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Spiace sia troppo spesso l’Oltrepò Pavese a finire nel mirino delle forze dell’ordine e salire alla ribalta, per questioni di sosfisticazioni alimentari e/o truffe.

L’Oltrepò pavese è terra di ottimi vini, troppo spesso sottovalutati, per millanta motivi :

promozione scadente e non mirata fuori dai confini territoriali;

non conoscenza del grande pubblico degli ottimi prodotti che qui si ottengono ;

prodotti a volte scadenti immessi sul mercato ;

ecc.

Buona lettura

Roberto Gatti

 

 

“Blitz di Nas di Cremona in una cantina oltrepadana già oggetto di altre ispezioni: bloccati 280 ettolitri di Pinot grigio

 

PAVIA. Il parere del laboratorio di analisi è stato netto: al vino era stato aggiunto dello zucchero. Una procedura classificata senza mezzi termini come «sofisticazione alimentare» e quindi di rilevanza penale: anche se il prodotto così ottenuto non è pericoloso per la salute. A finire nei guai è stato il titolare di un’azienda vitivinicola oltrepadana (dell’Oltrepo orientale, a quanto sembra). I carabinieri dei Nas (Nucleo anti-sofisticazioni alimentari) di Cremona, in collaborazione con l’Ispettorato repressioni frodi (Icqrf) della Lombardia lo hanno denunciato per «frode in commercio e contraffazione delle indicazioni geografiche e di origine».

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Secondo i Nas, infatti, nella cantina veniva prodotto e detenuto per la commercializzazione vino dichiarato «Pinot grigio Igt provincia di Pavia 2016». I Nas ne hanno prelevato un campione e lo hanno mandato per le analisi al laboratorio Icqrf di Catania. L’esito, dopo le controanalisi, è stato inequivocabile: nel vino non c’erano solo gli zuccheri di origine uvica ma anche zuccheri di canna e di mais. I carabinieri, pertanto, hanno proceduto al sequestro di 280 ettolitri di prodotto vinoso sofisticato per un valore di circa 160 mila euro. Non è la prima volta che questa cantina, il cui nome non è stato reso noto, riceve la visita dei Nas: già in passato, infatti, erano state rilevate delle irregolarità di tipo amministrativo ed era stato chiesto al titolare di mettersi in regola, così come prevede la legge.

 

Il proprietario dell’azienda, però, non ha ottemperato. Da qui la decisione di fare controlli approfonditi anche sul prodotto, con analisi: l’esito è stata la scoperta della sofisticazione. I Nas, inoltre, hanno disposto il trasferimento in distilleria per la distruzione, previa denaturazione, di 100 ettolitri di prodotto vinoso detenuto in eccedenza e privo di documentazione di cantina giustificativa: il titolare non è stato in grado di dare spiegazioni sulla provenienza del prodotto (o non ha voluto farlo). Contestate anche numerose altre violazioni inerenti la produzione e commercializzazione di prodotti vinosi.

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La repressione frodi ha contestato al produttore le violazioni amministrative per decine di migliaia di euro ed è stata attivata l’azione penale. Toccherà ora al Pm decidere se chiedere o no il rinvio a giudizio del titolare. “

 

( Fonte La Provincia Pavese )