Moda o presa di coscienza ? Il tempo ce lo dirà !
Buona lettura
Roberto Gatti
All’osservatorio Veganok, marchio di autocertificazione
Roma, feb. (askanews) – La viticultura vegan rappresenta oggi un comparto giovane e con grandi potenzialità di espansione. Lo dimostra il fatto che il numero di aziende che hanno sentito la necessità di avere una certificazione è notevolmente aumentato rispetto all’anno precedente. Le cifre parlano chiaro: nel 2016 le richieste di certificazione Veganok da parte di aziende vitivinicole sono aumentate del 35%, così come sono aumentate le richieste di certificazione. I dati sono quelli dell’Osservatorio Veganok nel “Rapporto In Vino Vegan 2017”: in assenza di regolamentazione europea e nazionale inerente a sistemi di certificazione appropriata per il vino vegano (ovvero privo di stabilizzanti e chiarificatori di origine animale), i vinicoltori fanno infatti necessariamente riferimento a disciplinari di aziende terze o a disciplinari di autocontrollo.
Il marchio di autocertificazione più accreditato tra questi è Veganok, riconosciuto e approvato da associazione vegani italiani. Nel disciplinare Veganok è inserita una nota specifica riferita al vino che prevede per gli alcolici il divieto d’uso di prodotti di origine animale per la chiarificazione e stabilizzazione (come ad esempio albumina, caseina, colla di pesce, gelatine animali ecc.), mentre per l’etichettatura e il confezionamento non è consentito l’uso di colle, inchiostri, lubrificanti o qualsiasi altro prodotto di origine animale. Inoltre, i consigli per l’abbinamento del vino non devono contenere indicazioni che fanno riferimento a cibi di origine animale.
Le aziende vitivinicole certificate Veganok si localizzano nelle seguenti aree geografiche: Toscana 28%, Abruzzo 20% e Piemonte 17%, con una buona presenza di vini del Trentino e della Sicilia, mentre si nota che le denominazioni di appartenenza delle etichette certificate sono 54% IGT, 17% DOC/DOP e 1% DOCG. Per finire, scopriamo che il 45% circa delle etichette che riportano la scritta vegan posseggono un’altra certificazione o un riferimento a metodi naturali o biodinamici. Lo standard più diffuso è sicuramente quello biologico, con il 26% circa delle etichette di vino vegan certificato anche bio; le etichette certificate Demeter ricoprono un’altra interessante quota così come quelle che riportano la dicitura “naturale” o “biodinamico”.
( Fonte Askanews )
Gravi conseguenze per chi lo consuma. Un’operazione clamorosa ha portato alla luce una rete…
L'undicesima edizione del Champagne & Sparkling Wine Championship 2024, la manifestazione che si è svolta…
AZIENDA MORIS FARMS Massa Marittima, Grosseto, Italia 58024. Tel. +39 0566 919135 Fax +39 0566…
L’Associazione Italiana Sommelier Roma, dopo quasi mezzo secolo di attività nella capitale, sceglie di elevarsi…
Ma la vendemmia può continuare Un profondo rosso da 38,8 milioni di euro di debiti.…
CANTINA NURAGHE CRABIONI Loc. Su Crabioni – Sorso (SS) Email: info@nuraghecrabioni.com Web : https://nuraghecrabioni.it/contatti/ Cantina…