Home News Vino, Zanichelli (M5S) interroga il ministro Centinaio per la tutela del lambrusco

Vino, Zanichelli (M5S) interroga il ministro Centinaio per la tutela del lambrusco

Vendemmia alle battute finali, ma il deputato del M5S Davide Zanichelli ha presentato una interrogazione parlamentare sulle uve “pirata” al Ministro dell’Agricoltura.

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“L’abbondante produzione di uve a bacca bianca – spiega Zanichelli in una nota – ha già innescato speculazioni di mercato e operazioni fuori dalla legge e dai controlli preposti: moltissima uva da tavola, infatti, viene destinata per pochissimi centesimi al chilogrammo alla produzione di vino, by-passando i disciplinari e le norme sanitarie. La prassi delle uve “pirata” non è purtroppo una novità, ma provoca ogni anno un gravissimo danno economico ai viticoltori onesti”.

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“In un’annata contrassegnata da un giugno assai piovoso è fondamentale evitare che per colpa di spregiudicati trafficanti e complici imbottigliatori si verifichino gravi ripercussioni sul mercato dei vini, che per la nostra provincia rappresenta un’eccellenza (si pensi al Lambrusco o alla Spèrgola) e un indotto di notevole valore. È bene ricordare – continua Zanichelli – che le uve da tavola, se vinificate, sono più soggette allo sviluppo di metanolo: oltre al danno economico il rischio è quindi enorme. Nel dubbio, consigliamo sempre meglio acquistare dai piccoli produttori o direttamente dalle cantine, ma è bene che le istituzioni contrastino le contraffazioni”.

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Per questo Zanichelli, insieme ad altri colleghi, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, affinché incrementi i controlli per “assicurare principalmente il rispetto dei disciplinari di produzione e per limitare queste pratiche illegali di frodi a danno dei consumatori privati”, conclude la nota.

 

 

( Fonte Sulpanaro )

 

Approfondimenti

 

La vinificazione di uva da tavola è vietata, quindi anche nel caso di Moscato d’Amburgo, perché è considerata un frutto e pertanto non può essere vinificata. Il divieto è stabilito dal Regolamento CE 1493/99, applicato dal D.M. del 19 dicembre 2000 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2001), a esclusione dell’uva da tavola prodotta nelle province di Latina e Chieti che trasformano in vino uve delle varietà «Moscato di Terracina» e «Regina» (nei limiti rispettivamente di 40 quintali per ettaro e 100 quintali per ettaro). Le uve eccedenti tali limiti vengono destinate alla distillazione o alla produzione di succhi d’uva. La violazione per la vinificazione, è sanzionata dall’art. 1 p. 2 del D.Lgs. n. 260 del 10/8/2000 con una sanzione amministrativa pecuniaria variabile da 516 a 30.987 euro, oltre alla sanzione accessoria della chiusura dell’impianto da due a quattro mesi fino ad un anno. Il prodotto oggetto della violazione, inoltre, può essere sequestrato e se del caso confiscato. Nel caso del lettore, essendo vino prodotto in quantità limitate e per autoconsumo, come avviene per la vinificazione degli ibridi produttori diretti (ad esempio Clinton, Isabella, Baco, Noah, ecc.), la produzione di vino è tollerata.

 

( Fonte Vita in campagna )