Ricevo e volentieri pubblico, questa nuova proposta del Sen. Dario Stefàno, per regolamentare ed incentivare l’ enoturismo, una leva dalle grandi potenzialità di sviluppo per il comparto italiano !
Buona lettura
Roberto Gatti
“Questo Testo Unico è la prima risposta che il legislatore dà a un comparto vivace, e che più volte aveva sollecitato un’iniziativa in tal senso. Molto bene esserci arrivati. Ora però serve un testo ad hoc per l’Enoturismo che oggi, purtroppo, è il vero grande assente di questa partita ma che può alimentare nel lungo periodo i risultati da exploit che già si apprezzano”.
E’ quanto si legge nella dichiarazione di voto del senatore Dario Stefàno, Capogruppo (Misto) nella Commissione Agricoltura, consegnata all’Assemblea di Palazzo Madama che oggi ha approvato all’unanimità e con grande tempestività il Testo Unico sul vino.
“L’Italia detiene il record di esportazioni di vino, detiene anche il primato mondiale nella produzione di vino con 47,4 milioni di ettolitri e, accanto alla quantità, siamo in grado di garantire, come sempre, una straordinaria qualità con 73 DOCG, 332 DOC e 118 IGT, che ci rende primi in Europa per numero di vini con indicazione geografica. Oggi, a 50 anni dalla approvazione del decreto che ha istituito la prima Doc, il settore può finalmente contare su un provvedimento che riordina la materia, atteso che la superfetazione normativa di questi anni, fatta di innumerevoli regolamenti affastellati, discipline nazionali e comunitarie, aveva finora intralciato profondamente la vitalità del comparto”.
“Dico di più: apprezzeremo e conseguiremo il vero successo di questo testo unico se, con altrettanta tempestività, produrremo una normativa ad hoc per l’enoturismo, vera front-line nel rapporto tra produttori e fruitori del vino italiano. Basti pensare che, solo nel 2015, si sono registrati circa 13 milioni di arrivi nelle nostre cantine, con un fatturato di circa 2,5 miliardi, ed è sempre più ricercata la capacità di raccontare il vino, il wine-telling”.
“Dunque occorre costruire una filiera capace di raccontare il vino, dalla sua componente minerale a quella storica e culturale. Al mio sì a questo provvedimento – conclude Stefàno – associo un auspicio: l’impegno da parte del governo a completare ora il percorso iniziato, al fine di permettere ai nostri straordinari operatori del settore di continuare a maturare successi sulla scia di due inscindibili strade: qualità autentica e quantità”.