(ANSA) – TREVISO, 11 DIC – Cinquecentomila bottiglie di prosecco per la Russia: la richiesta viene il giorno dopo l’ accordo firmato a Pietroburgo tra il direttore del museo Ermitage, Michail Piotrovsky, e il presidente del Consorzio di tutela della doc Prosecco, Stefano Zanette.
Un sodalizio che apre per il più famoso, al momento, ‘bollicine’ del mondo un mercato importante, e un sigillo di intesa culturale, in questo caso eno-gastronomica, eleggendo il Prosecco a vin d’honneur del celebre Museo per i prossimi cinque anni.
“E’ un passo importante nello sviluppo dei rapporti tra Italia e Russia sul fronte della cultura” ha osservato Piotrovsky, aggiungendo con un pizzico d’ironia: “gli altri musei hanno la vodka, noi solo il prosecco. Il vino fa parte della cultura di un territorio. Il prosecco, che viene dall’Italia, trasmette la percezione: vino uguale cultura. Bisogna diffondere di più questo aspetto del vino come espressione di un territorio, di un popolo, di una cultura”.
I dati sull’export del prosecco sono poco chiari a causa di alcune zone grigie nelle frontiere russe, tuttavia nel primo trimestre 2013 gli acquisti di prosecco sulle terre del Don sono aumentati del 14%, in netta controtendenza rispetto ai competitor internazionali. “Considero questo accordo una grande operazione di immagine per il made in Italy, e una efficace operazione di marketing territoriale” ha spiegato Zanette secondo il quale “i progetti contemplati dal protocollo ci permetteranno di avviare numerose iniziative in ambito culturale, nella sua accezione più ampia”.
( Fonte ANSA)