Home News VINO: L’EMILIA ROMAGNA “RIVELA” LE SUE “ECCELLENZE

VINO: L’EMILIA ROMAGNA “RIVELA” LE SUE “ECCELLENZE

(AGI) – Roma, 15 mag. – A questa produzione volta principalmente ai vini frizzanti, si ritaglia un suo spazio il Lambrusco. Quando si parla di Lambrusco si deve parlare di una famiglia, una famiglia inconfondibile per l’attitudine alla rifermentazione primaverile. I rami principali di questa varieta, che conta circa 60 cloni, sono sette: Lambrusco di Sorbara; Grasparossa, Salamino, Marani, Maestri, Montericco, Ancellotta. Basta dare un’occhiata alle guide piu’ prestigiose – osserva il presidente Roda – per rendersi conto di come la produzione vinicola dell’Emilia Romagna abbia ormai raggiunto livelli di assoluto prestigio nelle diverse tipologie.
  Quest’anno la Guida Veronelli ha premiato con almeno 90/100 53 etichette. Per DuemilaVini dell’Ais sono oltre 100 i vini della regione a meritare i 4 o 5 Grappoli. Nell’Annuario di Luca Maroni i vini con almeno 90 punti sono 14. La guida de L’Espresso ha assegnato le “4 bottiglie” a 16 vini, mentre per il Gambero Rosso i vini che sono arrivati in finale o si sono aggiudicati i “Tre Bicchieri” sono 46. Di qui l’iniziativa dell’Enoteca che ha deciso di sottoporre i vini dell’Emilia Romagna alla valutazione di giudici competenti ed esigenti quali sono gli operatori del settore, offrendo loro una straordinaria opportunita’ per assaggiare le migliori referenze della regione e conoscere personalmente i produttori. Lo fa con due degustazioni, la prima a Milano all’Hotel Principe di Savoia, lunedi’ 18 maggio e la seconda a Roma, a Palazzo Rospigliosi, lunedi’ 25 maggio. “Ai ristoratori, ai gestori di enoteche e wine-bar e al trade in genere – conferma il presidente di Enoteca Regionale Gian Alfonso Roda – proponiamo realmente il meglio del meglio. 33 produttori e oltre 100 etichette scelte tra quelle che hanno conseguito i massimi punteggi sulle principali guide di settore. Una parata di stelle, dalle bollicine classiche a quelle del Lambrusco, da Sangiovese agli Internazionali, passando per meravigliosi Bianchi e finendo con dei Passiti di tutto rispetto. Ciascuna Cantina proporra’ le sue punte di diamante piu’ un “vino promessa” che sottoporra’ appunto al giudizio di chi, poi, questi vini dovra’ proporli alla propria clientela”.