Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste è l’unica DOC, zona a Denominazione di origine controllata, di questa regione.
Ma, nonostante sia l’unica, è ben articolata con specifiche aree di produzione lungo la vallata che dai comuni di Pont-Saint-Martin e Donnas arriva a quello di Avise. Sette sono le sottodenominazioni: Blanc de Morgex et de La Salle, Enfer d’Arvier, Torrette, Nus, Chambave, Arnad-Montjovet e Donnas. Nella zona vengono prodotti vini fermi bianchi, rosati e rossi; novello, passito, vendemmia tardiva e spumanti. In particolare, questa settimana ci soffermiamo sul Blanc de Morgex et de La Salle nelle sue versioni fermo, spumante e passito vendemmia tardiva, tutte realizzate con uve Prié Blanc in purezza (ovvero senza l’aggiunta di altri vitigni) in vigneti che sono i più alti d’Europa.
ABBINAMENTI. Il bianco de Morgex et de La Salle, nella versione fermo, sprigiona sentori fruttati e in alcuni casi di erba appena tagliata; buona la freschezza al palato; questo vino può essere servito per accompagnare pesci d’acqua dolce, che possono essere anche utilizzati nei primi piatti per il ripieno di pasta fresca. Nella tipologia spumante metodo classico, cioè con rifermentazione in bottiglia in grado di dare la spinta necessaria alla formazione delle bollicine, il Blanc de Morgex et de La Salle con le sue note minerali è consigliato a tutto pasto oppure, soprattutto nella versione brut, con piatti a base di pesce: accattivante l’abbinamento con le cozze gratinate. Per formaggi erborinati o quelli stagionati, oppure per la pasticceria secca, la scelta cade invece sul passito vendemmia tardiva (invernale) nella versione ice wine, vino del ghiaccio, con vitigni allevati alle pendici del Monte Bianco a quota 1.000-1.200 metri, uve vendemmiate tra i meno 5 e i meno 10 gradi e pigiate ancora ghiacciate, prima di procedere alla fermentazione in botti di rovere e al successivo affinamento.
PROPOSTE. Affascinante e, per certi versi emozionante, è la vendemmia notturna utilizzata per un prodotto davvero unico: Chaudelune Vin del Glace DOC o vino del ghiaccio. È un bianco prodotto da “Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle”. Subito dopo le prime gelate notturne viene raccolta l’uva che così trattiene tutta la sua concentrazione di zuccheri. Dal tipico colore giallo dorato, questo passito rilascia profumi soprattutto di miele e albicocca passita ed evidenzia una prolungata persistenza gustativa. L’abbinamento consigliato è con il formaggio erborinato Bleu d’Aoste.
( Fonte Il Giornale di Vicenza )