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Vino d’estate: per goderlo e conservarlo al meglio

Che peccato! L’altra sera ho chiesto ai miei figli di sparecchiare la tavola e adesso, cercando in frigo la bottiglia del mio bianco preferito che era rimasta a metà, ho visto che l’avevano lasciata fuori. Tappata sì, ma al caldo! Li ho chiamati, gliel’ho fatto assaggiare e gli ho spiegato che…

 

Se la temperatura di casa non è troppo alta, una bottiglia correttamente tappata può essere tenuta anche fuori dal frigo e bevuta dopo uno o due giorni. Con l’arrivo dell’estate, invece, bisogna usare sempre il frigo, anche per i vini rossi! Il caldo favorisce infatti l’ossidazione del vino a contatto con l’aria per cui, tenendo le bottiglie a bassa temperatura, si riduce alterazione dei profumi e delle qualità sensoriali del vino.

 

Altro accorgimento che potrete adottare, per prevenire ancora meglio questo fenomeno, è quello di eliminare l’ossigeno dalle bottiglie. Una prima possibilità, molto semplice, è quella di travasare lentamente il contenuto rimasto in una bottiglia più piccola, in modo da ridurre la quantità di ossigeno a contatto con il liquido. Un’alternativa più sofisticata è la cosiddetta “vacuum pump”: un dispositivo, abbastanza economico, che serve ad estrarre l’aria dalle bottiglie e a mantenere il vino “sottovuoto” grazie ad una chiusura ermetica.

 

Un sistema più sicuro, ma più dispendioso, è quello di riempire la bottiglia aperta con un gas inerte (es. azoto) che, prendendo il posto dell’aria, azzera quasi il processo di ossidazione. Questi ultimi due sistemi più “professionali” vi consentiranno di conservare in buone condizioni, una bottiglia aperta di qualunque vino (bianco, rosso o dolce) addirittura per una o due settimane.

 

Attenzione però: quando dovrete consumare il vino rimasto in frigo, occhio alla temperatura! Se il vino è bianco basta tirarlo fuori al momento di servirlo, se è rosso dovrete attendere dai 30 minuti all’ora per portarlo alla corretta temperatura di servizio (16-18°C), se è dolce serviranno 10-15 minuti per arrivare a 12-14°C. Ricordate che d’estate il rosso non può essere servito ad una temperatura di 26-30°C! (cd “ambiente”), va sempre rinfrescato, come sopra indicato, prima di servirlo.

 

Infine, nella speranza che i miei figli diventino in futuro buoni collezionisti di bottiglie di pregio, ho dato loro anche qualche suggerimento per la conservazione del vino nel lungo periodo. I principali nemici di una buona conservazione sono il caldo, gli sbalzi di temperatura, la luce e le vibrazioni: per assicurare longevità e un’ideale evoluzione ai vini che si prestano a lunghi affinamenti, basteranno alcuni semplici accorgimenti.

 

Innanzitutto mantenere le bottiglie ad una temperatura costante, inferiore a 21°C, con una umidità possibilmente dell’80%. In secondo luogo tenerle al buio e in orizzontale, affinché il sughero resti a contatto con il vino. Ultima regola: scegliere uno spazio da destinare esclusivamente alle conservazione delle bottiglie, per evitare che odori estranei possano giungere al vino attraverso il tappo in sughero: se la vostra casa non dispone di spazi idonei, potete sempre acquistare una piccola vetrina frigo con scomparti a diverse temperature.

 

Avendo cura della conservazione e della temperatura di servizio dei nostri vini potremo offrire a noi stessi e a chi ci vuole bene tanti momenti divini!! Ora vi lascio, il mio calice di Zibibbo mi aspetta per l’aperitivo!

 

( Fonte www.huffingtonpost.it )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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