Vino, Coldiretti: “Regione Calabria incredibile, autorizza zuccheraggio”

“Il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria questa volta si è superato e continua farci brindare con il vino calabrese “corretto in cantina” grazie al provvedimento autorizzativo per “l’aumento del titolo alcolometrico – volumico minimo naturale delle uve e dei mosti per la produzione di vino comune, IGP e DOP nonchè, dei spumanti per la campagna 2016/2017”.

La denuncia è della Coldiretti, tramite il presidente regionale, Pietro Molinaro, che afferma: “Una storia che si ripete con evidenti paradossi: da una parte si fanno istruttorie per accertare la siccità (siamo in realtà una delle Regioni più soleggiate d’Europa) per assegnazioni supplementari di gasolio agricolo, dall’altra istruttorie e relazioni che formalizzano l’esistenza di condizioni climatiche avverse tale da consentire l’arricchimento dei mosti. Un provvedimento, che coerentemente la Coldiretti – afferma il presidente di Coldiretti Calabria – continua a non assecondare e che questa volta ha davvero dell’incredibile, anzi è sconvolgente! Il Decreto (N° 10381 del 1 settembre 2016) che ha autorizzato l’aumento del titolo alcolometrico delle uve e dei mosti, pratica meglio conosciuta come zuccheraggio, è consentita dalla legislazione per eccezionali condizioni climatiche avverse. Ma quest’anno la “fantasia creativa” del Dipartimento, all’interno del Decreto ha inserito “una forzatura” e udite udite: la possibilità di arricchimento anche con mosti di uve provenienti da fuori Calabria”.

“Infatti, il Dipartimento – lamenta – raggiunge l’apice, quando decreta che l’aumento del titolo alcolometrico (arricchimento) può avvenire “dalle uve della varietà idonee alla coltivazione nella regione Calabria”. Cosa questo significhi, è facile capirlo. Nel Decreto- dice – si fa riferimento al parere espresso nella riunione del 22 agosto u.s. dalla filiera vitivinicola calabrese omettendo , come da verbale, che il parere è a maggioranza con il voto contrario del rappresentante della Coldiretti. La concessione della deroga e quindi l’autorizzazione allo zuccheraggio, rappresenta invece per la nostra regione, una contraddizione all’andamento stagionale. Ci pare – prosegue – che in Calabria non si sono verificate condizioni climatiche avverse che abbiano compromesso la qualità delle uve e le condizioni di una vendemmia, che si riscontra invece di buon livello, dal punto di vista qualitativo. L’annata ha permesso la maturazione ottimale delle uve con un buon equilibrio tra grado zuccherino e acidità, insomma più qualità. Il Dipartimento con questo provvedimento, danneggia i viticoltori attenti alla qualità che nasce nei vigneti e dopo anni di sacrifici ed investimenti stanno raccogliendo i frutti che hanno portato i vini calabresi alla ribalta nazionale ed internazionale. Davanti a questo – conclude – la Regione non trova di meglio che consentire lo zuccheraggio, con un decreto “burocratese” di cui non si sentiva proprio il bisogno”.

( Fonte Agi )

Annotazioni a margine

E’ di poche settimane fa, la lettera sottoscritta da 53 produttori dell’Emilia Romagna inviata alla Regione, per manifestare il proprio dissenso alla autorizzazione di tali pratiche.

Il motivo per cui vengono autorizzati questi arricchimenti ” forzati ” non può essere che uno solo :

favorire i grandi imbottigliatori, i quali portando in cantina uve di scarsa qualità e tenore zuccherino, trovano molto piu’ comoda e remunerativa questa soluzione legale.

Il consumatore dovrebbe , a questo punto, esserne informato riportando in etichetta la dicitura :

” VINO ARRICCHITO CON MCR ( mosto concentrato rettificato ) “.

La tipicità va a farsi benedire, in quanto troveremo oltre all’uva di partenza, altri mosti provenienti da chissà quali altre uve  sconosciute !

Una vergogna, dal momento che le temperature, negli ultimi anni, si sono alzate parecchio per cui non vi è nessun buon motivo per autorizzare tali pratiche, se non quello citato sopra !

RG