L’Ispettorato centrale repressione frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con la collaborazione delle autorità di controllo di Bulgaria, Francia, Belgio, Regno Unito ed Irlanda, ha bloccato la commercializzazione di migliaia di bottiglie di vino bulgaro curiosamente etichettato come “Prosecco-Franciacorta”.
Nello specifico, si tratta di un goffo tentativo di usurpazione delle denominazioni protette Prosecco-Franciacorta, prontamente bloccato in Europa dall’ICQRF, mettendo nella stessa etichetta due delle più prestigiose eccellenze vitivinicole italiane al fine di ingannare i consumatori meno attenti e attrarre l’attenzione sul prodotto contraffatto grazie al richiamo dei due nomi protetti.