L’Azienda Agricola G. Milazzo è tra le 95 le aziende italiane, fra queste i più prestigiosi marchi del made in Italy, appartenenti a diversi settori produttivi e merceologici (tra cui Lavazza, Geox, Arnaldo Caprai, Ferrarelle) ammesse al programma, del Ministero dell’Ambiente, per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo. Un ambizioso progetto che rientra nella strategia del Governo per dare piena attuazione agli intenti del protocollo di Kyoto.
L’Azienda Agricola G. Milazzo è l’unica azienda vinicola siciliana selezionata dal Ministero dell’Ambiente. L’azienda di Campobello di Licata (Agrigento) conferma così il proprio impegno per la sostenibilità con questo importante progetto di riduzione di Co2, attraverso la definizione di strategie aziendali per l’uso efficiente dell’energia, l’introduzione di tecnologie e sistemi di gestione a basso contenuto di carbonio, nonché le necessarie attività di verifica e monitoraggio.
“Il programma rappresenta per un’azienda come la nostra una sfida davvero impegnativa – dichiara Giuseppina Milazzo – date le nostre dimensioni di piccola azienda produttrice. Ma è un impegno che vogliamo portare avanti con grande rigore perché da sempre lavoriamo per produrre bene e nel rispetto della natura, e siamo convinti che il progetto rappresenta un’opportunità per creare una nuova consapevolezza nel consumatore e nel produttore verso scelte più responsabili e comportamenti virtuosi .”
Il programma Impronta Ambientale prevede l’analisi di tutte le fasi produttive, per giungere al calcolo dell’impronta di carbonio: dalla vigna alla consegna delle bottiglie di vino al consumatore finale. In ognuna di queste fasi vi è un consumo di energia e materiali (energia elettrica, carburante, materiali di consumo) con conseguente emissione in atmosfera di gas serra.
Lo strumento di calcolo della Co2 è denominato ITA.CA, un “calcolatore” internazionale, utilizzato in Italia, Australia, California e Nuova Zelanda, appositamente adattato al modello produttivo italiano della vite e del vino dai ricercatori e tecnici del gruppo SATA, in collaborazione con colleghi australiani.
In questo modo l’Azienda Agricola G. Milazzo contribuirà ad individuare i punti critici inquinanti per ridurre le emissioni e individuare modelli per attuare interventi di miglioramento sulla filiera, per diminuire gli impatti e migliorare lo smaltimento di eventuali scarti e agenti inquinanti. L’obiettivo è quello di contribuire alla diffusione di processi produttivi e tecnologie e di buone pratiche a basso contenuto di carbonio.
( Fonte www.ilmoderatore.it )