Firenze, 17 maggio 2014. “Il vino italiano si trova in un periodo aureo. Sta avendo infatti un grande successo, soprattutto in Usa. Sento dire che in Italia c’è troppa varietà di vini e che il mercato internazionale è confuso per questo; ritengo invece che il vino italiano sia eccitante ed entusiasmante proprio perché c’è tanta varietà”.
Così Gerard Basset, unico uomo al mondo a essere contemporaneamente Master of Wine, Master Sommelier, Master of Business Administration in Wine e miglior sommelier al mondo nel 2010, intervenuto oggi nella terza giornata del Simposio mondiale dei Masters of Wine, in corso a Firenze grazie alla partnership con l’Istituto del Vino Grandi Marchi. In merito alle richieste del mercato rispetto ai vini italiani, secondo Basset “la tendenza attuale del consumatore è chiedere meno alcol, meno rovere e più naturale. E’ importante però non cambiare la propria identità per seguire una moda. I vini italiani hanno una grande varietà e una grande personalità che vanno rispettate”. Intervenendo poi sulla tendenza in crescita sul fronte dei vini naturali Basset ha precisato che non bisogna essere estremisti: “se il vino è buono, è buono non perché è naturale”.
Sponsor italiani 8° Simposio IMW, Firenze 15-18 maggio 2014: Agriventure; Consorzio Brunello; Consorzio Chianti Classico; IEM, International Exhibition Management; Toscana Promozione; Trentodoc; Sanpellegrino.
Costituiscono l’Istituto del Vino Italiano Grandi Marchi: Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Tenuta Greppo, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.
www.istitutograndimarchi.it
Ufficio stampa Istituto del Vino italiano Grandi Marchi
interCOM: Benny Lonardi (334.6049450 – direzione@agenziaintercom.it)
Ilaria Koeppen (334.3486392 – koeppen@agenziaintercom.it)