Ad aprile a Verona la più importante kermesse italiana dedicata al vino: sempre di più i produttori in arrivo dall’isola.
E’ sicuramente la più famosa manifestazione dedicata al vino in Italia, e quest’anno ci parteciperanno ben 80 cantine provenienti dalla Sardegna, a conferma dell’importanza dell’isola nel mondo vitivinicolo del paese: parliamo di Vinitaly, che si terrà a Verona dal 6 al 9 aprile prossimi, con più di 4.000 espositori l’anno e circa 150.000 visitatori per edizione. Secondo il portale sardo specializzato “Le strade del vino”, quest’anno oltre alle “cantine storiche saranno presenti anche nuove realtà a rappresentare il panorama vinicolo della nostra regione, tra le quali il Consorzio San Michele di Berchidda, Galavera di Usini, Ledda Andrea Azienda Vitivinicola di Bonnannaro e le Tenute Asinara di Cargeghe.
Insomma, un mondo che si rinnova quello dei vini sardi, che sicuramente provengono dalla nostra tradizione ma che ormai hanno assunto un’importanza e una “cifra” internazionale, come del resto tutto il comparto enogastronomico isolano. Basta dare un’occhiata a tanti siti di notizie internazionale per trovare continui riferimenti a cibi e bevande sardi, come la Texas Monthly che di recente ha dedicato un intero articolo al nostro Vermentino, citati anche da Fox news e dal prestigioso quotidiano britannico “The Guardian”, che nello scorso settembre ha dedicato un’intera guida al vino dell’isola e in particolare alla “strada” del Cannonau, eleggendo i suoi dieci migliori posti dove berlo, dalla Cantina Gostolai di Oliena alle cantine di Orgosolo fino all’azienda di Giuseppe Sedilesu.
Ma i vini sardi vanno molto oltre il tradizionale rosso conosciuto nel mondo, e spaziano dalla vernaccia al bovale, fino a monica e nuragus come quelli usati dalla cantina Pala di Serdiana, che nel 2013 ha così ottenuto i prestigiosi “Tre bicchieri” del Gambero Rosso come cantina emergente. Chissà se riuscirà a ripetersi anche a Verona, o se sarà qualche altra cantina tra le decine provenienti da tutta l’isola, da Sassari e Porto Torres fino a Dolianova e alla Sardus Pater di Sant’Antioco, anch’essa premiata più volte per il suo eccezionale carignano del Sulcis.
( Fonte www.itenovas.com )