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Vini che…non si bevono!

Curiosità Made in France





Sembra che i giapponesi lo adorino. E’ vero che il messaggio in grassetto, sull’espositore dell’ufficio del turismo di Saint Emilion, ha un’aria prestigiosa: “Autentico vino di Saint Emilion”. Ma… in un pendente! Dentro una piccola goccia di vetro, assortita di una foglia di vite d’argento, naviga qualche millilitro dell’annata 1997. L’oggettino costa 46 euro, ma le commesse giurano che “va tantissimo”. Da qualche tempo, l’offerta si è moltiplicata ed i turisti si gettano su tutto quello che richiama, da vicino o da lontano, la vigna o il vino.
Dopo la “Confettura delle nostre vigne” (fragole al vino), si trova “l’acqua di Saint Emilion”. Anche questa non si beve, Si vaporizza. Sulla pomposa confezione, decorata con rose, il fabbricante annuncia: “Tutta la purezza delle pietre e l’inevitabile evocazione degli aromi dei grand cru”. “Le nonne la chiedono molto”, dicono le commesse. Per gli uomini, la casa commerciale Ginestet ha concepito una gamma [di profumi] maschile: dentro la sua cassetta di legno, una vera bottiglia di rosso, con capsula ed etichetta. (…)
Piu’ consueti, i prodotti alimentari fanno continui rimandi al patrimonio liquido. Il “Sale di vino” propone dei cristalli imbibiti con vitigni: merlot per le carni o cabernet per i pesci. Un giovane appassionato ha creato il “The di Bordeaux”, a base di foglie e semi d’uva. Alcune viticoltrici si sono lanciate anche nella “Confit de vin”, una sorta di gelatina dal profumo pronunciato che si utilizza per accompagnare i cibi come una mostarda.
Infine, per la prima volta questa primavera, uno dei piu’ antichi cioccolatieri del posto ha puntato sulla sottile alleanza cacao – vino. Successo immediato. “E’ tutta una catena che si e’ messa in moto a Bordeaux per rinnovare la filiera”, dice il cioccolatiere, Thierry Latet. “Alcuni viticoltori hanno compreso che c’era bisogno di distinguersi in mezzo alla grande quantita’ di bottiglie che si possono trovare. Con un milione di visitatori all’anno nelle strade di Saint Emilion, i loro sforzi probabilmente non saranno vani.


Fonte agrapress


 

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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