Non sono un grande consumatore di salumi ed insaccati in genere, cosi’ come di carni rosse, ma quando sento il desiderio di una ottima mortadella, vado alla ricerca di quella che piu’ “ mi piace “ ed oggi è , tra tutte quelle che ho provato, La Santo del Salumificio Villani di Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena .
In questo centro della bassa modenese hanno dedicato un monumento al Maiale, sito nella piazza comunale, a testimonianza dell’antica tradizione, storia ed uso locale che lega questo animale a queste zone.
Inutile sottolineare il fatto che, durante la guerra degli anni ’40, il maiale ha salvato migliaia di famiglie dalla carestia e dalla fame, in quanto ogni famiglia della pianura padana, da Modena alla bassa ferrarese, aveva minimo un maiale ad uso e consumo proprio.
Via Eugenio Zanasi, 24
Castelnuovo Rangone, Modena
+39 059 534411
Email : info@villanisalumi.it
Web : http://www.villanisalumi.it/contatti/
SCHEDA TECNICA
QUALITÀ: Mortadella I.G.P. naturale, leggera e digeribile. Prodotta nello stabilimento Villani di Bologna nel rispetto del disciplinare del Consorzio Mortadella Bologna. Per La Santo si utilizzano spalla di suino scotennata e sgrassata e gole per i lardelli.
SAPORE: il lieve condimento di aglio fresco regala a La Santo un profumo invitante, appetitoso e un gusto leggero. Sapiente equilibrio di aromi per un sapore inconfondibile.
CONFEZIONAMENTO: sottovuoto.
GARANZIE: senza glutine, senza glutammato aggiunto, solo aromi naturali. Senza polifosfati aggiunti e senza derivati del latte a norma del Disciplinare.
LA STORIA
La Villani Spa nasce nel 1886 a Castelnuovo Rangone (MO) grazie a Costante Villani ed Ernesta Cavazzuti che, dopo un periodo di commercializzazione di carni fresche e salsicce, comprarono uno stabile ed iniziarono la macellazione suina, la stagionatura di salami, coppe, pancette e la produzione di mortadelle e prosciutti cotti. L’azienda iniziò presto a mostrare la sua vocazione all’export e già negli anni ’30 le casse portavano la scritta “New York”.
Fu uno degli undici figli di Costante, Giuseppe, a continuare il progetto del padre con particolare spirito innovatore. Da un viaggio negli Stati Uniti tornò con una valigia piena di attrezzi e fu il primo ad innovare il processo produttivo introducendo i carrelli di stagionatura, una tecnica poi adottata da tutti gli altri salumifici. Quindi girò l’Italia allo scopo di impadronirsi delle arti salumiere delle varie regioni, tanto da arricchire la nostra produzione di specialità regionali che oggi sono spedite in tutto il mondo, comprese le stesse terre di origine che ne riconoscono e apprezzano l’alta qualità.
( liberamente tratto dal sito aziendale )
“ È difficile definire l’odore del pane, è piuttosto un profumo: morbido, avvolgente, caldo. Per questo, il pane è ciò che di meglio può accompagnare un buon salume. Il gusto discreto dei prodotti da forno, che non entra in conflitto con quello acceso degli insaccati, realizza uno degli abbinamenti meglio riusciti.
Ma alle accoppiate tipiche se ne possono affiancare tante altre, grazie al trasformismo del pane e alla varietà dei salumi, ricombinabili in accostamenti inediti o inaspettatamente sorprendenti.
Esistono tre tipi di abbinamenti: il pane che contempla un salume come ingrediente e che è chiamato pane condito, le preparazioni complesse a base di pane e gli abbinamenti classici, dove un affettato specifico è servito con il pane più adatto.
Ma esaminiamone alcuni.
Per un aperitivo o un brunch, perfetta è una focaccina di cipollotti con pancetta affumicata, oppure dei canapè fatti con fette di pane nero, lardo di Colonnata e scorze di limone candito. Altrimenti, offrite il lardo su semplici fettine di pane toscano abbrustolito. Il calore del pane scioglierà letteralmente il lardo, esaltandone i molteplici aromi. Anche i ciccioli si prestano per ricette “spezzafame”, utilizzandoli per condire pani rustici o ciambelle. Una versione campana della ciambella ai ciccioli prevede anche l’uva sultanina.
Per accompagnare un pranzo informale a base di salsicce, cotto o speck alla brace ottima è la treccia al rosmarino, mele e cipollotti. Salsicce particolarmente saporite sono perfette se accompagnate con un pane al mais.
Il pane al lardo e cipolle è l’azzeccato compagno di primi, quali minestre di verdura o zuppe di legumi; in tal caso il pane andrebbe abbrustolito. Mentre il pane al lardo, timo e limone è adatto alle vellutate di crescione, di carciofi, di porri e patate o a zuppe di pesce o crostacei.
Se si vuole pasteggiare a salumi o offrirli solo come antipasto, abbinateli a pani diversi secondo le caratteristiche organolettiche degli affettati previsti. Dei bocconcini al pepe rosa o delle fette di pan brioche per accompagnare del crudo stagionato; per il nobile culatello, dei croissant salati in formato mignon, con un ricciolo di burro.
Tra i prodotti da forno, i bignè sono perfetti con i salumi dolci. Da provare quelli ripieni con una farcia a base di prosciutto cotto. Mentre, con la mortadella, presentate un pane alle noci, la succulenza dell’insaccato si incontra alla perfezione con l’inaspettato croccante della frutta secca; invece, con lo speck, proponete un pane all’olio con semi di papavero. Una ciabatta al finocchietto e fichi secchi, è l’ideale per accompagnare un salame a pasta morbida. Pani croccanti, come il ferrarese fanno il paio con la pancetta, anche in versione coppata.
Poi ci sono i piatti unici. Il cotto si abbina bene ai panzarotti: pasta di pane fritta, ripiena di formaggio e verdure. Altra preparazione sono le “lasagne” di pane carasau: una rivisitazione leggera del celebre piatto dove le sfoglie di pane sono intervallate da una farcitura di verdura, ricotta salata, prosciutto cotto o mortadella.
Per un buffet freddo, il pane in cassetta farcito è una preparazione gustosa e di notevole impatto visivo. Non esistono limiti alla fantasia, ma è consigliabile utilizzare affettati o insaccati cotti come la mortadella o i wurstel (o carni arrostite come il tacchino, l’arista o la porchetta), da abbinare a verdure sottolio o sottaceto e salse a base di maionese o formaggi molli, poi amalgamati insieme all’interno del pane svuotato.
Non mancano preparazioni interessanti nemmeno per gli insaccati da cuocere. Presentate, ad esempio, il cotechino in crosta. Avvolgete l’insaccato già cotto in una sfoglia sottile di pasta di pane (o pasta sfoglia, o brisée), cui avete aggiunto una farcia a base di purè e spinaci. La sorpresa sarà assicurata. “
PARERE PERSONALE
Personalmente adoro mangiare “ la mortadella la Santo “ di questa azienda, con il magnifico pane ferrarese, in special modo con le coppiette, chiamate localmente “ ciupeta “ , ancora meglio se sottili ! Nulla può arrivare a questa sublimazione del gusto e del piacere, con due prodotti semplici delle magnifiche terre padane !
Ovviamente il Salumificio Villani, oggi non produce solamente mortadelle, ma un’ampia serie di prodotti, che potrete trovare sul sito aziendale al link :
http://www.villanisalumi.it/prodotti-villani/
che ancora non ho provato, ma vista la qualità della mortadella citata, non mi restano molti dubbi sulla loro grande qualità.
ABBINAMENTI CON IL VINO
Personalmente sono molto propenso e favorevole agli abbinamenti “ di territorio “, qui siamo in terra di lambrusco, quindi quale altro vino possiamo abbinare a pane e mortadella ? Ottimi lambruschi in zona non mancano di certo, posso segnalarne alcuni tra i migliori, ma non di certo tutti :
Paltrinieri Gianfranco
Cantina Santa Croce
Tenuta Pederzana
Zanasi Azienda Agricola
Balugani Roberto
Azienda Roli
Cantina della Volta
Villa di Corlo
Tenuta Manicardi
ecc.
Complimenti a questo Salumificio, per arricchire da tanti anni le nostre tavole con questi magnifici prodotti, simbolo di una terra ricca di storia e tradizioni enogastronomiche, che hanno fatto conoscere il modenese e la pianura padana in Italia e nel mondo !
Roberto Gatti
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