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Un vino poco alcolico? Il sommelier: “Ipotesi assurda per i vini di qualità”

LUGANO – Il governo britannico, con il ministro della salute Earl Howe in prima fila, ha dichiarato guerra al vino troppo alcolico.

 

Le armi finora messe in campo da Londra sono il pressing sulle catene di distribuzione per tenere sugli scaffali più prodotti con un basso livello di alcol e intervenire con Bruxelles per riscrivere la legislazione europea sul vino.

 

Il ministro Howe vuole che si abbassi il limite minimo di alcol in un succo d’uva per definirlo vino. Ora questo livello è fissato a 8,5 millilitri per decilitro, la richiesta è di portarlo a 4,5. Finora la proposta ha avuto poca fortuna, nella recente riunione della Commissione per le politiche agricole non si è arrivati a un accordo. Pare che Francia, Italia e Portogallo, paesi baciati dal sole e per questo da alti livelli di alcol nel vino, si siano messi di traverso.

 

Ma come si può mantenere sobrio il vino? Ce lo spiega il campione del mondo dei sommelier: “O lo si lascia fermentare meno, – ci spiega Paolo Basso – in questo caso però rimane molto zucchero, quindi un vino dolce, oppure si toglie lo zucchero se lo si vuole secco. Vi è poi un procedimento per dealcolizzarlo, ma essendo un processo piuttosto invasivo il vino si rovina”.

 

È quindi un’assurdità voler togliere l’alcol al vino? “Per i vini di alta qualità è poco pensabile. Ritengo un po’ difficile fare un buon vino secco con quel grado alcolico”. Diverso il discorso per dei vini dal consumo un po’ più “facile”. “Parlando di vini di qualità non eccellente, ma più che dignitosi, il discorso cambia. Mi è capitato di provare dei vini di questa fascia, se non mi avessero detto che era dealcolizzato non l’avrei risconosciuto”. Quindi per il pubblico di massa, il provvedimento britannico non sembra fuori dal mondo, ma “attenzione, non vorrei che ciò sia controproducente. Qualcuno potrebbe proporre delle bevande zuccherate con un moderato tasso alcolico, col rischio che il target siano i più giovani”.

 

( Fonte www.tio.ch )

P.S. ) Consiglio una lettura di approfondimento ” Il difficile equilibrio nel vino rosso ” al link : https://www.winetaste.it/il-difficile-equilibrio-nel-vino-rosso-3/

RG

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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