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UN PECORINO DELLA TRADIZIONE ABRUZZESE

COL NOBILE LAVORO REALIZZATE I VOSTRI SOGNI
CON IL LAVORO INTELLIGENTE SI COSTRUISCE, SI MODELLA
SI PLASMA QUELL’AGIATEZZA CHE TUTTI AUSPICHIAMO;
MA DI CUI POCHI, DICO POCHI, SONO DISPOSTI A SOPPORTARE
L’ONORE DEL SACRIFICIO.
L’AMORE RECIPROCO È GARANZIA DEL NUCLEO FAMIGLIARE,
LA COMPRENSIONE LO SUGGELLA.

“TESTAMENTO SPIRITUALE” DEL 1974 – CAV. NESTORE BOSCO (1899 – 1990)

 

 

Una cantina che nasce nel lontano 1897, ho avuto la fortuna di poterla visitare alcuni anni fa, ed è tra le piu’ belle d’Italia, per architettura e collezione di vini in affinamento.

 

 

Azienda Vinicola Bosco Nestore & C. s.n.c.
Contrada Casali, 147 65010 Nocciano (PE) – Italia
Tel. +39.(0)85.847345 – +39(0)85.847139
Fax. +39.(0)85.847585
info@nestorebosco.com

https://nestorebosco.com/page/contatti.html

Nella foto : il cavalier Giovanni Bosco, pilastro delle Cantine Bosco, padre di Nestore e Stefania Bosco, attuali gestori dell’azienda di Nocciano, mancato nel 2018 !

Il Vitigno Pecorino

Il “Pecorino”, varietà autoctona, viene coltivato nella zona più a sud delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno. In questa zona si ottiene un vino di colore giallo paglierino, scarico, con buona vena acida , non molto corposo che viene utilizzato nella denominazione Falerio dei Colli Ascolani. A questa denominazione concorre anche un altro vitigno locale, che conferisce carattere al vino data la sua aromaticità: la Passerina.

Se ci spostiamo più a sud, in Abruzzo , il vitigno sembra quasi trasformarsi ed in questa metamorfosi, dovuta sicuramente alla diversa natura del suolo, ai metodi di coltivazione della vite ed alla vinificazione, troviamo un vino dal colore giallo paglierino, tendente al dorato, con profumi molto originali ed insoliti, con gradazioni alcoliche che raggiungono facilmente i 14° gradi.

 

 

Degustazione Pecorino 2019 Colline Pescaresi Igp gr.13

 

 

Un vitigno autoctono abruzzese, ricordo sempre con piacere quando molti anni fa, quando mi fu segnalato dall’enologo Rocco Pasetti dell’azienda Contesa e fui tra i primi in Italia a scrivere di questo autoctono recuperato dall’estinzione, leggi qui 

Vinificato solo in acciaio si presenta di un giallo paglierino in bella tonalità, limpido e brillante ; al naso è intenso, fresco e fruttato con note di banana e pera ;

bocca intensa, appagante, tagliente in senso positivo, bella spalla acida, sapido, di grande intensità palatale, anche dopo molti giorni dalla stappatura.

 

 

Un vino di vigna e non certamente “ costruito “ in cantina, un pecorino degno rappresentante della categoria, da classificare Eccellente 90/100.

Roberto Gatti

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