Le feste natalizie in molti casi coincidono anche con un uso eccessivo di alcol.
Per chi si è fatto prendere e ha alzato un po’ il gomito arriva un suggerimento dall’Institute for Liver and Digestive Health dell’University College London Medical School: il “gennaio astemio”. I risultati dell’esperimento condotto dai ricercatori inglesi confermano che rinunciare a vino, birra o vodka per un mese sia un vero e proprio toccasana, almeno per la salute a breve termine. Si riducono infatti peso, colesterolo e glicemia, con effetti benefici anche su parametri come la qualità del sonno o la capacità di concentrazione. Nel fegato avvengono oltre 500 processi vitali, come parte della digestione del cibo, disintossicazione e mantenimento dell’equilibrio ormonale. Nel Regno Unito il numero di decessi legati a malattie epatiche sono rilevanti, al punto che nel 2009 sono state 11.575, più di un terzo delle quali è stato attribuito al consumo di alcol.
L’originalità dello studio inglese è che è stato effettuato sulla funzione epatica in persone apparentemente sane, i 14 membri dello staff di New Scientist, che si definiscono bevitori “normali”, che al Royal Free Hospital di Londra hanno risposto a questionari sulle abitudini relative al bere, poi hanno eseguito ecografie per misurare la quantità di grasso nel fegato.
Infine, sono stati prelevati campioni di sangue e analizzati i livelli di sostanze chimiche metaboliche connesse con il fegato. Per le successive 5 settimane, 10 editor non hanno bevuto mai alcol, mentre gli altri 4 hanno continuato a seguire le loro normali abitudini. Il 9 novembre, sono tornati in ospedale per ripetere i test.
Il coordinatore dei ricercatori,Rajiv Jalan, ha evidenziato che nelle quattro persone che hanno continuato a bere non ci sono state variazioni significative in nessuno dei parametri misurati. Mentre i cambiamenti ci sono stati per tutti e 10 gli “astemi per un mese”: la sindrome del fegato grasso è calata in media del 15% e di quasi il 20% in alcuni volontari, i livelli di glucosio nel sangue degli astemi sono diminuiti del 23% in media, ed è stato perso circa 1,5 kg di peso. Anche il colesterolo totale nel sangue, importante fattore di rischio per le malattie cardiache, è sceso di quasi il 5%. Ma i benefici non sono risultati solo a livello fisico: le valutazioni sulla qualità del sonno sono migliorate di poco più del 10%, mentre quelle sulla capacità di concentrazione del 18%. L’unico aspetto negativo è che le persone hanno riferito di aver avuto meno contatti sociali in questo periodo “alcol-free”.
( Fonte www.farmacia.it )