Si tratta di un veicolo senza pilota simile a quelli utilizzati in Afghanistan dall’esercito americano. L’utilizzo ‘enologico’ è una novità assoluta
Un drone ‘vigila’ sulle vigne del Brunello. Succede anche questo a Montalcino, dove un drone, un velivolo senza pilota simile a quelli utilizzati in Afghanistan dall’esercito americano, è invece impiegato dal Consorzio del Brunello e da varie aziende in maniera decisamente più ‘umanitaria’ ed ‘enologica’.
Dall’alto il drone è usato per ‘scrutare’ il territorio, analizzare vigneti e terreni dall’alto o scattare splendide foto panoramiche o ancora girare video artistici. Splendidi scatti realizzati dal piccolo mezzo, sono in bella vista nel chiostro del Museo di Montalcino, dove e, in svolgimento ‘Bevenuto Brunello’.
A guidare il drone è il fotografo e operatore video Alexander Brookshaw della Brookshaw&Gorelli, che per primo ha pensato a un suo utilizzo specifico tra le vigne del Brunello e non solo. “Il drone – spiega Brookshaw – è un veivolo multirotore che può stare in volo per 20 minuti e può arrivare laddove mezzi più grandi come gli elicotteri non possono andare. Abbiamo un modello grande e un modello ancora più piccolo. Per il mondo del vino questa è sicuramente una novità, fino ad oggi si è pensato infatti a un utilizzo dei droni solo a livello amatoriale oppure militare”.
Fonte: ANSA