Demagogia o incapacit gestionale? Furbata politica o mancanza COMMENTI
di risorse? Sono tante le risposte che si potrebbero dare a un disastro
economico come quello del turismo in Sardegna.
Gli assurdi rincari (in alcuni casi del 100%) delle tariffe dei traghetti
privati – dopo che il Governo, portando al fallimento la Tirrenia, ha aperto
consapevolmente la strada ad un monopolio peloso e spudorato – hanno generato un
crollo delle presenze nellisola via mare, per nulla compensata dallincremento
delle tratte aeree.
In un momento gi di crisi pesante, la Sardegna (che
potrebbe essere la vera perla del turismo del Mediterraneo) si cos trovata
esposta a una caduta della domanda a cui la giunta regionale, colpevole dei
silenzi precedenti, ha cercato di rispondere con il ridicolo servizio di mini
traghetti che oltre a non calmierare affatto i costi (visti i pochi posti
disponibili) ha fatto irritare ancora di pi i turisti che, se non erano amici
degli amici di Cappellacci & C., il posto su quelle piccole navi non lo
hanno certo potuto trovare, stante un borbonico sistema di prenotazione
online.
Ci stiamo difendendo, aveva dichiarato il governatore
dellisola, Ugo Cappellacci, ma questa difesa stata praticamente nulla. E la
cosa pi grave che dietro questa manovra politica voluta dal Governo per
regalare ai privati le rotte interne, come fatto a suo tempo con altri privati
per lAlitalia, c il vuoto. Quasi che la Sardegna non contasse nulla. Non una
sola parola del presidente del Consiglio (che tanto a Villa Certosa ci va con
gli aerei di Stato). N tanto meno del ministro del Turismo, forse pi
interessato a difendere la vita dei cavalli del Palio di Siena che non i posti
di lavoro dei sardi. Facendo passare un messaggio assolutamente demenziale per
cui chi va in Sardegna “se lo potrebbe permettere”, e dimenticando che la
possibilit di raggiungere a costi analoghi tutto il territorio nazionale
dovrebbe essere un diritto garantito dalla Costituzione. E che diritto dei
sardi avere uno sviluppo ragionevole del loro turismo.
Alberto
Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net
Sono capaci i politici locali di darsi una
posizione?
3) Tanto ci sarebbe da dire o da scrivere sull’argomento. Io
dipendente statale classico italiano medio borghese reddito da dipendente
statale con due stipendi in famiglia. Perch il nostro reddito documentabile
mentre quello di chi gode dei privilegi sardi no! Vi siete mai chiesto perch
uno come me che ha girato abbastanza in Italia e poco all’estero (dove tra
l’altro i prezzi sono pi bassi che da noi) non mai stato in Sardegna,
chiedetevelo e la risposta va da se non possiamo permettercelo! Evitare la massa
comporta anche questo lasciare che della bellezza del territorio sardo sia
goduto solo da pochi eletti porta a tutto ci! Allora io mi chiedo ma questa
cosa voluta? Altrimenti darsi martellate sui denti in questo modo scusate da
coglioni! Sono o non sono capaci i politici locali di darsi una posizione?
Altrimenti devo dedurre che la lunga mano di pochi eletti vuol appropriarsi dei
posti pi belli per stare tranquilli nella loro beata ricchezza senza
rompicoglioni intorno! Andare in costa Smeralda solo per osservare quei poveri
sfortunati che a bordo dei loro yacht o dentro le loro ville sniffano cocaina o
si danno ai piaceri della carne non gratificante, per noi comuni cittadini,
vedere il presidente della regione Lombardia parlarci di tasse dal bordo del suo
yatch alla fonda intestato nelle isole Cayman fa oltretutto pure male! Per non
parlare degli abitanti della Certosa poi! Penso che il tutto sia stato fatto
proprio per fare in modo che i fotografi non potessero permettere di arrivare in
Sardegna!
Antonio Nunziata
Insegnante alberghiero
ministero pubblica istruzione
La colpa? Incapacit gestionale!
2) Incapacit gestionale. Il calo non limitato alla
Sardegna ma all’Italia intera e la colpa da attribuire a chi permette
l’improvvisazione a scapito dei molti seri operatori che, in quanto tali, alla
qualit hanno sempre dato il giusto peso, quindi mi permetto di rincuorare la
sig.ra Maria Ida che la colpa non sua! Liberalizzare un settore come il nostro
stata l’ennesima pessima trovata e gli effetti si vedono, a dimostrazione che
chi dovrebbe tutelare il settore dovrebbero essere persone che conoscono bene
questo lavoro e tutte le sue problematiche!
Flavio biella
Direttore
Consultazienda
Turismo in Sardegna: -60%!
1) Gentilissimo dott. Lupini come sempre seguo attentamente
la sua rivista, finalmente, e lo voglio sottolineare lei ha descritto alla
perfezione il silenzio assordante del turismo in Sardegna. Purtroppo la pura
verit abbiamo un calo del 60% e forse i nostri sforzi per mantenere un buon
livello di servizio e cibo sono ormai vani. E non so come riusciremo a pagare le
tasse e a sopravvivere in attesa di una nuova stagione. Le finte rotte per la
Sardegna non hanno portato nessun incremento anzi… Ma la colpa non solo dei
politici, il 90% io lo attribuisco a noi stessi (sardi) che non siamo in grado
di valutare le persone da votare, e comunque, non vogliamo prenderci iniziative
per migliorare la nostra economia e quindi il nostro benessere. Non c
professionalit ma tanta improvvisazione e il turista questo lo avverte e te lo
dice Ma la speranza lultima a morire ma la disperazione ci uccide piano
piano come un male incurabile. La saluto con affetto, ringraziandola ancora per
la sua splendida rivista che come sempre centra le problematiche della nostra
categoria.
Maria Ida Ferraro
Ristorante Daubobba
Carloforte
Troppi silenzi sulla crisi del turismo sardo
17/08/2011 15.30.00
17/08/2011 10.51.00