LE ANTICIPAZIONI DEI PREMIATI DELLE BATTERIE DI ASSAGGIO PER LA GUIDA VINI D’ITALIA 2023 DEL GAMBERO ROSSO. ECCO I MIGLIORI VINI DELLE MARCHE
Tre Bicchieri 2023: Marche in chiaroscuro
Come va il vino marchigiano? È tentazione sin troppo forte abbandonarsi a un laconico e consolatorio “mai andata così bene” ma è intellettualmente onesto individuare qualche spunto critico laddove sia necessario. In Regione vi sono degli innegabili chiaroscuri.
Marche. Luci sulla regione
La luce più vivida riguarda il numero crescente di giovani che si mettono in gioco e affrontano il difficile mestiere di vignaiolo. Le dimensioni di questa pubblicazione non permettono una conta esaustiva delle tante novità ma tutti i migliori sono citati e molti, immaginiamo, lo saranno in futuro. Gli assaggi dell’estate 2022 hanno confermato la situazione in atto che vede la grande vitalità dei Castelli di Jesi, l’alto livello qualitativo medio dell’areale di Matelica, la crescente bontà dei Pecorino del Piceno e il buono stato di salute di Morro d’Alba. Registriamo anche una confortante crescita qualitativa dei Ribona, il “verdicchio marino” diffuso in provincia di Macerata. Qualcosa, ma su volumi lillipuziani, si muove anche a Serrapetrona.
Il chiaroscuro
La parte della Cenerentola se la cuce addosso il pesarese: agli sforzi comunicativi e organizzativi dei volenterosi interpreti del Sangiovese e del Bianchello non fa seguito un innalzamento dell’asticella che misura la bontà. Quello che preoccupa è l’imbattersi non di rado in vini impersonali, talora sgraziati o apertamente sbagliati, frutto di letture sin troppo originali o sfuocate sperimentazioni. Più a sud i vignaioli legati alle uve montepulciano stanno cercando di recuperare integrità di frutto e bevibilità dopo la ricetta del vino-frutto da masticare dei primi anni 2000. Conero e Piceno stanno invertendo la rotta. Attenzione! Nessuno chiede di trasformare il Montepulciano in Pinot Nero. Semplicemente abbiamo notato che interpretare la generosa uva con una sensibilità contemporanea, più in linea con i gusti attuali, è possibile.
Chiudiamo annotando tra gli elementi positivi anche il dilagante ricorso all’agricoltura biologica e a diversi progetti di sostenibilità e “residui zero” nei vini e nei terreni, con la speranza che tutto questo possa contribuire ad aumentarne il valore economico. Dall’assaggio di 931 vini provenienti da 189 aziende, di cui 120 citate in guida, sono stati assegnati 23 Tre Bicchieri. L’elenco degli artefici vi fornirà la spina dorsale della qualità made in Marche.
Premi Speciali. I migliori vini dell’anno: Bianco dell’Anno
Dopo alcuni anni il Premio Speciale Bianco dell’Anno torna nelle Marche, sempre nei Castelli di Jesi: stavolta la palma del migliore tocca al Castelli di Jesi Verdicchio Classico San Paolo Riserva ’19 di Pievalta, realtà peraltro da sempre impegnata in prima linea anche sui temi della sostenibilità ambientale. Alessandro Fenino, alla guida dell’azienda, ci ha proposto un Verdicchio raffinato e sfaccettato tra sensazioni minerali e salmastre, note di anice, di erbe aromatiche su un sorso sapido e di precisa tensione.
Tre Bicchieri 2023: i migliori vini delle Marche
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2019
Tenuta di Frà
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2019
Poderi Mattioli
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Misco Ris. 2019
Tenuta di Tavignano
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Plenio Ris. 2020
Umani Ronchi
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Sisto Ris. 2019
Tenute San Sisto
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Utopia Ris. 2019
Montecappone – Mirizzi
Falerio Pecorino Onirocep 2021
Pantaleone
Lacrima di Morro d’Alba Sup. Orgiolo 2020
Marotti Campi
Offida Pecorino 2021
Tenuta Santori
Offida Pecorino Artemisia 2021
Tenuta Spinelli
Offida Rosso Vignagiulia 2018
Emanuele Dianetti
Rosso Piceno Sup. Morellone 2018
Le Caniette
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore 2020
Sparapani – Frati Bianchi
Verdicchio di Matelica Collestefano 2021
Collestefano
Verdicchio di Matelica Vertis 2020
Borgo Paglianetto