Il report della prima parte del tour al link :
https://www.winetaste.it/tour-tra-cantine-delletna-le-degustazioni/
Prosegue il viaggio tra i versanti dell’Etna, quelli piu’ vocati alla viticoltura, siamo nella zona a nord/est del vulcano, i vigneti quasi tutti ad alberello, qui troviamo vigne centenarie che possono arrivare anche ai 150 / 200 anni, proprio perchè sono su “ piede franco “ e non innestate !
Le vigne tra le piu’ antiche che mi siano mai capitate di vedere, credo di averle viste in questa azienda, antichi alberelli che a mio avviso dovrebbero diventare “ Patrimonio dell’ umanità “ per la loro unicità e longevità !
In Cile arrivai a vedere un vigneto di cabernet / sauvignon su piede franco di circa 120 anni, pensavo di essere arrivato al massimo, invece sull’ Etna si arriva ai 150 e forse anche ai 200 anni. Solo la visita di questo vigneto vale il viaggio !!
( la visita a questo vigneto vale il viaggio )
I Custodi delle vigne dell’Etna
Contrada Moganazzi
Castiglione di Sicilia (CT)
ITALIA
tel. +39 393 1898430
e-mail info@icustodi.it
http://www.icustodi.it
L’azienda si sta dotando di una moderna cantina in fase di ultimazione, dotata di tutte le tecnologie piu’ moderne, i nuovi vigneti saranno impiantati ad alberello, proprio per continuare e conservare le usanze dei luoghi !
Il nome “ I Custodi delle vigne dell’Etna “, sta a significare la volontà di mantenere ben salde le tradizioni dei luoghi e delle persone !
L’azienda appartiene al Consorzio dei Vigneri, del quale Salvo Foti è il capofila, le aziende aderenti sono :
I Vigneri
Azienda Daino
Ferrandes
Tenuta di Castellaro
I Custodi
Savino
Degustazione vini aziendali
Tutti i vini sono biologici e seguiti dall’enologo etneo Salvo Foti !
1 ) Vinujanco 2013 gr.12,5
Ottenuto da una vigna sita a 700 mt slm, è frutto di un blend di Riesling e Traminer :
paglierino chiaro; necessita di ossigenazione per dare il meglio, elegante al naso e sottile ; bocca piena, fresca, sorretto da una buona acidità, lungo nel finale.
Molto buono 86/100
2 ) Alnus Rosato 2015
Ottenuto da nerello mascalese al 100% :
rosso cerasuolo intenso ; necessita di ossigenazione per aprirsi, naso tenue, sottile ed elegante ; in bocca si apre a meraviglia, è intenso, gradevole, equilibrato, tannini levigati, lungo nel finale !
Ottimo 88/100
3 ) Pistus 2014 gr.13
Ottenuto da un 80% di nerello mascalese + 20% di nerello cappuccio :
rosso rubino di buona intensità ; naso fruttato ; bocca calda, speziata, tannini levigati ben presenti ; molto caldo e bona lunghezza finale
Molto buono 86/100
4 ) Aetneus 2010 gr. 13,50
Ottenuto da un blend di 80% nerello mascalese + 10% cappuccio +10 % altre uve presenti nel vigneto antico di oltre 80 anni di età :
viene affinato per 24 mesi in botte grande, tonnaux ed anche barrique :
rosso rubino scuro ; naso intenso e speziato ; bocca sontuosa, morbida, tannini fini, lungo nel finale !
Eccellente 90-91/100
La seconda azienda visitata si trova tra le contrade di Solicchiata e Passopisciaro, siamo ricevuti dall’addetta stampa e Pr Lisa Sapienza, una americana di origini italiane. Lisa opera sull’Etna da circa 30 anni, prima presso l’azienda Benanti, poi all’azienda Passopisciaro di Andrea Franchetti, imprenditore toscano che oltre 10 anni fa ha investito sull’Etna !
Azienda Piano dei Daini
Sede Operativa Head Office
Cantina vitivinicola Soc. Agr. Piano dei Daini arl
S.P. 64 Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia 95012 (CT)
Sede Amministrativa Operative Branch
Via G. Almirante, 21 Tremestieri Etneo 95030 (CT)
Marina Sorbello
+39 095 4039050
Gli 8 ha di vigneto si trovano in un anfiteatro naturale di rara bellezza, un luogo che definirei “ magico “, unico nel suo genere ; muretti a secco terrazzati contengono e raccolgono gli antichi vigneti ad alberello, le foto potranno raccontare solo parzialmente questa bellezza della natura, sapientemente conservata dalle generazioni che qui si sono succedute !
Degustazione vini aziendali
1 ) Etna Bianco 2015
Ottenuto dal vitigno principe dell’Etna, il Carricante, affinato per un 50% in tonnaux : alla vista si manifesta di un paglierino chiaro ; naso elegante e fine ; in bocca è secco, leggermente tannico, lungo nel finale !
Molto buono 86/100
2 ) Rosato 2014 gr.14
Ricordo che questo vino, prodotto in solo 3000 esemplari, si è aggiudicato il primo premio al recente concorso Sicilian Wine Awards, i cui risultati sono consultabili al link :
https://www.winetaste.it/prima-edizione-concorso-sicilian-wine-awards-i-risultati/
colore ramato o buccia di cipolla ; naso elegante e fine ; bocca piena, sapida, fruttata e molto persistente !
Un rosato ottimo/eccellente 90/100
3 ) Etna Rosso 2014 gr. 14,5
Rubino chiaro ; naso intenso ed elegante ; bocca potente, caldo, tannini in integrazione, lungo nel finale !
Molto buono 86-87/100
4 ) Vico 2013
Questo vino è il cru aziendale, ottenuto dai vigneti piu’ antichi della tenuta :
rubino chiaro ; grande naso “ dolce “ , elegante e fine; affinato in tonnaux ; bocca calda, tannica, liquirizia nel finale di bocca, necessita ancora di alcuni anni di affinamento in bottiglia per arrivare al top ed avrà lunghissima vita avanti a se !
Molto lungo nel finale di bocca !
Oggi è eccellente 90/100, in seguito arriverà a 93-94/100
Top Wine- Chapeau !
Infine terza ed ultima azienda visitata, di questa seconda parte del tour è stata :
Palmento Costanzo
C.da Santo Spirito •
95012 • Passopisciaro •
Castiglione di Sicilia (CT) • SICILY
info@palmentocostanzo.com
http://www.palmentocostanzo.com/
Ultima in ordine di visita, ma forse quella che piu’ mi ha stupito ed impressionato per quanto sta succedendo in azienda, per le innovazioni, la struttura , le persone che vi operano e dulcis in fundo la piacevolezza dei vini degustati !
( Una botte di affinamento ad uovo )
La titolare sig. Valeria Agosta ci ha messo a nostro agio, facendoci visitare gli antichi vigneti ad alberello, la nuova sala ricevimenti, il B&B in fase di ultimazione, nonché la moderna cantina ricavata in un antico palmento, unico nel suo genere.
L’antico che si sposa in armonia con il moderno, per creare qualcosa di unico nel suo genere :
la conservazione del passato e delle tradizioni, con un occhio rivolto al futuro ed alla tecnologia !
Degustazione vini aziendali
1 ) Etna bianco doc 2015 Mofete gr.13
Mofete è l’ultima evaporazione del vulcano, nei terreni aziendali esiste una colata lavica solidificata, risalente agli anni ’80 :
ottenuto da un 70% di carricante + 30% di catarratto, si presenta con un bel paglierino di media intensità ; naso fruttato ; in bocca è gustoso, fruttato, buona tannicità, acidità in sottofondo, lungo !
Vino ottimo 87-88/100
2 ) Rosato 2015
Ottenuto da uve 100% di nerello mascalese, si presenta nel bicchiere con un rosato intenso ; naso esplosivo, intenso e fragrante, piccoli frutti rossi di grande piacevolezza ; bocca piena, succosa, piacevole e gratificante .
Lungo nel finale di bocca ! Ottimo / Eccellente 88/100
Etna rosso 2012
80% uve nerello mascalese + 20% nerello cappuccio , siamo alla seconda annata in produzione : rosso rubino chiaro ; naso leggermente speziato ; bocca con tannini in integrazione, piacevole. Molto buono 86/100
Bianco di 6 – 2014
Già premiato da guide di settore , si presenta con un giallo paglierino di buona intensità ; vinificato solo in acciaio, presenta note di vaniglia ; bocca succosa, godibile, equilibrato, con una buona spalla acida, lungo !
Ottimo 88/100
Note conclusive
Erano alcuni anni che non ritornavo sull’Etna e devo dire di avere trovato un grande fermento, le aziende da 20 sono passate oggi a circa 130 ; molti gli investitori siciliani ed anche molti che arrivano da fuori isola, questo è a mio avviso positivo per la popolazione etnea ed anche per l’indotto che ne deriva !
Seconda considerazione : i vini sono nettamente migliorati rispetto a 10 anni fa, con vere punte di eccellenza, vini estremamente longevi al pari dei migliori Borgogna e Bordeaux, anche se fare accostamenti non mi piace !
L’ Etna è unico ed irripetibile, come lo sono tutte le zone vocate del mondo !
L’ Etna viticola è oggi la nuova Eldorado del vino italiano, dopo le Langhe e Montalcino, unico risvolto negativo potrebbe essere quello dell’arrivo di investitori senza scrupoli, che attratti dai facili guadagni andassero a stravolgere i luoghi, i costumi e le tradizioni delle genti del vulcano. Questo è un rischio che esiste in ogni zona del mondo, ma il mercato, gli appassionati e gli addetti ai lavori sapranno distinguere sempre “ Il grano dal loglio “ !
Roberto Gatti
01 Novembre 2016
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