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The World’s 50 Best Restaurant : il migliore è il Mirazur di Mauro Colagreco

Male gli italiani , Massimo Bottura, che aveva vinto nel 2018, non era in competizione a causa di una modifica al regolamento. La cerimonia di premiazione è avvenuta a Singapore. Enrico Crippa del Duomo di Alba retrocede nella classifica generale dal 16esimo al 29esimo posto, mentre le Calandre di Padova dal 23esimo al 31esimo.

 

Al centro il vincitore Mauro Colagreco

 

Un’edizione questa del 2019 che ha riservato non poche sorprese, ma non quella del vincitore : Mauro Colagreco (terza posizione lo scorso anno) con il suo Mirazur, era tra i favoriti nonostante la modifica al regolamento.

 

A gennaio 2019 è stato infatti annunciata la modifica al regolamento, la quale recita che tutti i vincitori delle passate edizioni – quella 2019 è la diciottesima – rientrano nella Hall of fame Best of the Best e non possono partecipare alla competizione annuale: di questa speciale categoria “fuori gara” facevano parte : Osteria Francescana di Massimo Bottura, il newyorkese Eleven Madison Park (al top nel 2017), The French Laundry (2003-2004) di Thomas Keller e The Fat Duck (2005) di Heston Blumenthal, El Celler de Can Roca (n. 1 nel 2013 e 2015), il Noma di Copenagen (con la precedente location) e El Bulli, lo storico ristorante di Ferran Adrià, il più titolato tra i titolati di sempre, con ben cinque prime posizioni.

 

 

Il video della diretta da Singapore qui

 

 

The World’s 50 Best Restaurant 2019: la classifica

1. Mirazur – Mentone, Francia [Miglior ristorante in Europa]

2. Noma – Copenhagen, Danimarca [Più alta New Entry di sempre nella storia dei The World’s 50 Best]
3. Asador Etxebarri – Atxondo, Spagna [ dalla decima posizione]4. Gaggan – Bangkok, Tailandia [Miglior ristorante Asia]
5. Geranium – Copenhagen, Danimarca
6. Central – Lima, Peru [Miglior ristorante Sud America]
7. Mugaritz – San Sebastian, Spagna [sale dalla nona posizione]
8. Arpège – Parigi, Francia
9. Disfrutar – Barcellona, Spagna
10. Maido – Lima, Peru
11. Den – Tokyo, Giappone [The Art of Hospitality Award 2019]
12. Pujol – Mexico City, Messico [Miglior Ristorante Nord America]
13. White Rabbit – Mosca, Russia [dalla 15esima posizione]
14. Azurmendi – Larrabetzu, Spagna
15. Septime – Parigi, Francia
16. Plaza Athénée – Parigi, Francia
17. Steirereck – Vienna, Austria
18. Odette – Singapore
19. Twins Garden – Mosca, Russia [New Entry]
20. Tickets – Barcellona, Spagna
21. Frantzén – Stoccolma, Svezia
22. Narisawa – Tokyo, Giappone
23. Cosme – New York City, Usa
24. Quintonil – Mexico City, Messico
25. Pavillon Ledoyen – Parigi, Francia
26. Boragó – Santiago, Cile
27. The clove Club – Londra, Regno Unito
28. Blue Hill at Stone Barns – Pocantillo Hills, Usa

29. Piazza Duomo – Alba, Italia [scende dalla 16esima posizione]
30. Elkano – Getaria, Spagna

31. Le Calandre – Rubano, Italia [Massimiliamo Alajmo scende dalla 23esima alla 31esima posizione]
32. Nerua – Bilbao, Spagna
33. Lyle’s – Londra, Regno Unito
34. Don Julio – Buenos Aires, Argentina
35. Atelier Crenn – San Francisco, Usa (New Entry)
36. Le Bernardin – New York, Usa
37. Alinea – Chicago, Usa
38. Hiša Franko – Kobarid, Slovenia (Ana Ros, Best Female Chef 2017, sale dalla 48esima alla 38esima posizione)
39. A Casa do Porco – San Paolo, Brasile
40. Tim Raue – Berlino, Germania
41. The Chairman – Hong Kong, Cina
42. Belcanto – Lisbona, Portogallo [New Entry]
43. Hof Van Cleve – Kruishoutem, Belgio
44. The Test Kitchen – Città del Capo, Sud Africa [Miglior Ristorante in Africa]
45. Sühring – Bangkok, Tailandia (New Entry)
46. De Librije – Zwolle, Paesi Bassi
47. Benu – San Francisco, Usa (New Entry)
48. Ultraviolet – Shangai, Cina
49. Leo – Bogotá Colombia  (New Entry)

50. Schloss Schauenstein, Andreas Caminada – Fürstenau, Svizzera