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TACHIS FIRMA PETIZIONE CONTRO UTILIZZO TRUCIOLI

 





 


Luned? 12 giugno a Firenze iniziativa contro i trucioli nel vino.


Leggo questa notizia quanto mai attuale e di interesse generale e la porto alla vostra attenzione :


Anche Giacomo Tachis, uno dei massimi enologi italiani, firma la petizione di Legambiente e Città del Vino contro luso dei trucioli di legno, una pratica enologica che potrebbe essere autorizzata nei prossimi mesi a livello comunitario. Il mondo produttivo sta interpretando male luso del legno, che siano le barrique, o I trucioli ha dichiarato Tachis a Città del Vino e Legambiente . Il legno serve solo a passare un pizzico di acido gallico ai vini rossi per strutturarli meglio, e niente di più. Secondo lenologia classica e seria chi impiega i trucioli commette un errore perchè usandoli si fa una concia del vino. Allora tanto vale fare uninfusione di legno e aggiungerlo al vino per aromatizzarlo. Luso dei trucioli non solo è una truffa ma anche uninterpretazione errata sul piano tecnico dellenologia e delluso del legno?. La firma di Giacomo Tachis arriva dopo che numerosi esponenti del mondo politico, produttivo e dellinformazione hanno preso posizione contro questa pratica enologica in uso nei nuovi Paesi produttori. Hanno già aderito alla petizione il presidente del Senato, Franco Marini; il deputato della Margherita, Ermete Realacci; i ciritici e giornalisti enogastronomici Edoardo Raspelli e Paolo Massobrio, il produttore siciliano Alessio Planeta, il professore Attilio Scienza, dell’Università di Milano, la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (Fisar), l’Associazione della Stampa Agroalimentare (Asa), i comuni di Asti, Duino Aurisina (Trieste), Montefalco (Perugia), Donnas (Aosta), oltre a produttori di vino, studenti e docenti dell’Istituto Tecnico Agrario “E.Sereni” di Roma. Intanto per luned? 12 giugno a Firenze (ore 11,30, presso lEnoteca Le Volpi e lUva, piazza de Rossi) Legambiente e Città del Vino hanno organizzato una iniziativa per richiamare lattenzione sulluso dei trucioli. Interverranno lOn. Ermete Realacci (Margherita); il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon; Giovanni Ricasoli Firidolfi, presidente della Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico; Luigi Cappellini, presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana; Giuseppe Liberatore, vicepresidente Federdoc e direttore del Consorzio Chianti Classico; Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana. LUe potrebbe infatti autorizzare nei prossimi mesi nuove norme sulle pratiche enologiche che introducono luso di trucioli di legno per simulare i processi di invecchiamento dei vini, senza alcun obbligo di indicare in etichetta la differenza tra vini realmente invecchiati in botti di legno e quelli con i tannini stimolati “artificialmente”.


 (Fonte Age )?


CONSIDERAZIONI FINALI


Aggiungo anche la mia firma, alla prestigiose firme di cui sopra, in quanto pure io sono contrario alluso dei trucioli di legno nel vino. Detto questo devo aggiungere, per serietà ed onestà intellettuale verso me stesso e verso i lettori che mi danno fiducia e mi seguono con affetto sulle varie rubriche di vino da me curate, che non è sufficiente impedire luso dei trucioli nel vino italiano, quando già da alcuni anni vengono importati in Italia, dai paesi extra Unione Europea ( America, Cile, Australia ecc. ) vini prodotti con questa alchimia del falegname? . In altre parole ci troviamo sugli scaffali vini stranieri elaborati con i chips di legno, senza che questo sia riportato da nessuna parte, ne in etichetta ed altro. Allora mi chiedo e vi chiedo : è sufficiente impedire luso dei chips nei vini italiani, quando le nostre enoteche, ristoranti, supermercati sono pieni di questi vini stranieri cosi prodotti ? Allora propongo , se non vogliamo solo seguire la moda del NO AI CHIPS a tutti i costi, di imporre per legge lindicazione a chiare lettere dei vini prodotti con uso di chips, oppure vietare senza mezze misure limportazione di tutti questi vini fatti in falegnameria .


Ogni vostra opinione e contributo in merito sarà bene accolto ed eventualmente pubblicato.


Grazie a voi tutti


Roberto Gatti


 


 


 

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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