La superclassifica dei 50 vini bianchi italiani di Gentleman 2022, ottenuta dall’incrocio dei rating delle sei più autorevoli guide, tra conferme e sorprese
Il miglior vino bianco d’Italia, secondo tutte sei le guide*, è quest’anno, come nel 2021 (qui la classifica dello scorso anno), uno Chardonnay della Valle d’Aosta, il Cuvée Bois dell’azienda Les Crêtes, ma a dominare la graduatoria del Top 50 Bianchi è il Friuli Venezia Giulia.
Con 17 vini è in maggioranza schiacciante rispetto al suo tradizionale competitore, l’Alto Adige, che è riuscito a piazzarne soltanto sei, esattamente quanto la Campania e poco più dei cinque delle Marche. Questi ultimi sono tutti dei Verdicchio e la loro denominazione, imperniata sul nome dell’uva autoctona da cui prendono vita, è in controtendenza, come testimonia la tabella.
Anche i vini che occupano in graduatoria le prime dieci posizioni, infatti, hanno quasi tutti in etichetta il nome del vitigno da cui derivano, ma sono nomi di varietà internazionali di origine francese: in tre casi si tratta di Chardonnay, in quattro di Sauvignon, in uno di Pinot bianco, ma con le stesse uve, se si va più a fondo, sono fatti anche quelli che non prendono nome dal vitigno.Fa eccezione soltanto il Biancosesto dell’azienda Tunella, che scaturisce da uve tutt’altro che internazionali di Friulano e Ribolla gialla.
A determinare queste contraddizioni, non v’è dubbio, sono le assenze illustri su alcune guide, ma forse sarebbe il caso di meditare se non ci siano state anche altre responsabilità: come mai fra i Top 50 Bianchi il Veneto non è rappresentato dallo storico Soave ma da un moderno Custoza?
E non è strano che del Lazio sia latitante il classico Frascati, mentre è presente un inedito Donna Adriana di Castel De Paolis, innovativa miscela di Sauvignon, Viognier e Malvasia?
Questi interrogativi testimoniano però che le assenze, sia pure ingiustificate, hanno lasciato il posto a proposte spesso stimolanti, quest’anno particolarmente numerose.
Si va dalla scoperta dell’abruzzese Pecorino biologico Tullum, dell’azienda Feudo Antico, e dell’umbro Trebbiano Spoletino, della Scacciadiavoli, alla riscoperta della prima Malvasia piacentina non frizzante, il Sorriso di Cielo della cantina La Tosa.
Si sottolinea l’emergere della Falanghina del Sannio, con due versioni di Taburno della Fontanavecchia, e si segnala che con il Core, da uve di Fiano e di Greco, è scesa in campo tra i bianchi anche Silvia Imparato. Che già produce il Montevetrano, il più grande rosso di nuova generazione del Sud (qui la superclassifica dei 100 migliori vini rossi 2022).
* La classifica di Gentleman prende in considerazione tutti i vini giudicati con i massimi punteggi nelle edizioni 2022 delle sei guide enologiche italiane. Ecco come.
Le sei guide enologiche consultate per ottenere la Superclassifica dei 50 vini bianchi italiani sono: Vini d’Italia del Gambero Rosso, I vini di Veronelli, Guida essenziale ai vini d’Italia di Daniele Cernilli, Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier; Annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni.
Il panel complessivo ha riguardato quest’anno 2.494 etichette; per ciascuna di queste si è poi verificato il punteggio assegnato da tutti e sei i recensori.
La somma dei voti determina la graduatoria finale, una parte della quale è pubblicata nella gallery in alto. Tre delle guide citate (Veronelli, Cernilli e Maroni) attribuiscono già voti in centesimi, per le altre che esprimono invece giudizi rappresentati da simboli (bicchieri, grappoli o viti) si sono adottate delle equivalenze. Per Gambero Rosso: Vini dell’anno, 3+=100, 3 bicchieri=97; 2 bicchieri rossi=92,5; 2 bicchieri neri=88; 1 bicchiere nero=82,5. Per Bibenda: Vini dell’anno, 5+=100; 5 grappoli=95; 4=87,5; 3=82; 2=77. Ancora diverso il conteggio per Vitae: qui alle 4 viti è infatti affiancato un punteggio in centesimi, mentre per le categorie inferiori (3 viti e mezzo, 3, 2 e 1 viti) sono stati utilizzati i voti massimi del range indicato dagli stessi autori (3+=90; 3=87; 2=84; 1=79).
( Fonte Gentleman.it )