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Spumanti: partita a scacchi con gli Champagne!

 


Spumanti: partita a scacchi con gli Champagne!


Il Forum Spumanti di Valdobbiadene a Fabriano. Cuoco Alle stelle 2007 Moreno Cedroni, Spumante Nastro dOro Gavi docg dAntan 1995 la Scolca-Soldati. 


 


Fabriano ha reso omaggio al suo illustre concittadino Francesco Scacchi ( 1577-1656) con una giornata dedicata agli Spumanti ed alla enogastronomia deccellenza.


Il loggiato di San Francesco  è stato sede di un banco dassaggio in cui si sono potuti assaggiare i vini Spumanti che hanno meritato il Nastro dArgento 2007,  migliori e unici 12 proclamati  dalla giuria del VI° Concorso Enologico Nazionale di Valdobbiadene e quelli delle aziende spumantistiche marchigiane.


Lantico Oratorio della Carità , stracolmo con oltre 150 presenti, ha ospitato la tavola rotonda dal titolo Spumanti: partita a scacchi con gli Champagne! Una storia iniziata 50 anni prima


Piero Guidarelli  ha portato i saluti del comitato promotore dellevento, il Sindaco di Fabriano Roberto Sorci ha lanciato lidea di consolidare levento, il vice sindaco di Cupramontana signora Mondini  ha elogiato il connubio delle due città legate, lenologo Alberto Mazzoni ha dato la massima disponibilità di Assoenologi a contribuire perché il Concorso Enologico sia sempre più espressione della massima qualità e  cresca a Fabriano  una manifestazione importante per tutta la Regione Marche e,infine, Alberto Ciappelloni Presidente della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana partner strategico delliniziativa, ha sottolineato che la banca è vicina al territorio e alle imprese  per questo impegnata a sostenere iniziative che possano dare impulso alla cultura ed alleconomia insieme, come un legame con il Forum Spumanti ditalia.


Il volto noto della Tv  Rosanna Vaudetti ha condotto  un dibattito partito in sordina, molto culturale con la prolusione di Alvise Manni, storico, che ha ricordato la figura di medico di Francesco Scacchi che parla della produzione e del consumo di spumanti già nel 1622 esattamente 50 anni prima di Dom Pèrignon, rappresentando un tassello importantissimo nella storia dello spumante italiano,purtroppo una figura ancora locale e non considerata  dai grandi mezzi di comunicazione. Proprio su questo tema è intervenuto  Bruno Gambacorta, giornalista TG RAI 2 che si occupa di comunicazione enogastronomica e ha spiegato i limiti che la  televisione ha in questo settore perché, nonostante gli ottimi ascolti televisivi di trasmissioni come Eat Parade, non si riesce ad approfondire temi culturali e storici che farebbero capire anche il valore dei prodotti e della realizzazione. Francesco Scacchi ha chiosato Gambacorta meriterebbe la realizzazione di uno sceneggiato televisivo al pari di tanti personaggi che hanno reso celebre il Made in Italy. Di Spumanti italiani e Champagne doltralpe, ha parlato Carlo Valli, docente ed esperto di marketing, fra luci ed ombre,  sui contesti extra prodotto e fuori dal territorio da cui nasce  il mito dello Champagne e per questo gli spumanti italiani non possono  entrare in gioco alla pari ma sfruttando le proprie peculiarità che fanno grande la spumantistica italiana. Un esempio delle opportunità di successo nazionale  è stato testimoniato dalla  produttrice marchigiana Paola Cocci Grifoni  della Tenuta Cocci Grifoni che da anni  è  impegnata  nel recupero del vitigno autoctono Passerina, da cui ha ottenuto una versione spumante. Giampietro Comolli, direttore del Forum Spumanti dItalia, ha fornito alcuni dati utili per dimostrare lo stato felice e di prospettiva degli Spumanti italiani: 280 milioni di bottiglie consumate nel mondo allanno. Secondo Comolli una partita a Scacchi  con gli Champagne è giocabile,anzi il confronto qualitativo e di mercato è sostenibile  in poche mosse potendo arrivare allo scacco matto; altrimenti si negherebbe la forza oggi della Franciacorta , del Trento e dellOltrepo Pavese per il metodo classico  e la diffusione dellAsti  e il fenomeno spumantistico del terzo millennio per il Prosecco dallaltro lato. Il gioco è vincente per lofferta variegatissima nazionale  a fronte di un monoprodotto francese alla ricerca continua di differenziarsi. Ma quanto si fa o si potrebbe fare di più lo ha aggiunto Arturo Rota, direttore della Veronelli Editore, che ha testimoniato il debutto di questa importante e selezionata casa editrice nel modo degli spumanti con una proposta innovativa  di proporre guide, non giudizi assoluti ma proposte e valutazioni per un consumatore consapevole, come quelli contenuti nella Guida Oro  Spumanti dItalia 2007. Ad Eugenio Medagliani ultimo ospite della Tavola Rotonda è toccata la conclusione che è risultata soprattutto una esortazione a porsi tante domande sui perché delle cose e delle nostre abitudini enogastronomiche per non rimanere passivi a ciò che viene dato per tradizione,