L’iniziativa di solidarietà del ristoratore Sergio Totti a Follonica: «Stare soli per le feste è la cosa peggiore, lo so per esperienza». Un’iniziativa simile anche dal macellaio di Follonica. Le iniziative insieme al Comune
Aggiungi un posto a tavola, come nel famoso musical. Anzi aggiungine dieci per il pranzo di Natale. È l’iniziativa che parte da un un ristorante di Follonica, il “Nonna Lina”, il cui titolare, Sergio Tottiha deciso di riservare una decina di posti, “sospesi” – come si dice adesso con linguaggio mutuato dal caffè “sospeso di Napoli, cioè a spese del proprietario – per tutti coloro che sono soli anche nel giorno più solenne dell’anno o che comunque non siano nelle condizioni di pagarsi il pranzo.
Ma come nasce un’idea del genere in un locale che si trova nel complesso turistico Maresì della cittadina maremmana, tra le capitali estive delle vacanze in Toscana? «Nella nostra struttura – ci spiega Totti – c’è anche un dancing, il Calypso, e lì mi è capitato per caso, nelle scorse settimane, di incrociare una persona cui ho chiesto cosa facesse a Natale. Con mio grande imbarazzo, mi sono sentito rispondere che sarebbe rimasto solo anche in questa festa in cui tutti si ritrovano. Mi sono domandato allora quanti siano nelle stesse condizioni ma soprattutto quanti non hanno i soldi per mettersi a tavola il 25. Il risultato è la scelta di avviare questa iniziativa del pranzo sospeso. Io lo so bene quanto sia brutto ritrovarsi soli a Natale. Prima di prendere in gestione il ‘Nonna Lina’ ho fatto la gavetta come cuoco in ristoranti di tutta Italia. La sera più bella dell’anno ero senza compagnia, lontano da figli e famiglia. Non c’è niente di peggio».
Come funziona? «Basta chiamare il numero 3480466719 – risponde Totti – garantisco l’assoluto anonimato. Nessuno oltre a me saprà di eventuali prenotazioni, nessuno se ne accorgerà neppure in sala, dove i tavoli saranno riservati sotto nomi di fantasia». E se alla fine quanti si fanno avanti fossero più di dieci, nessun problema: «Possiamo anche aumentare le prenotazioni fino a una quindicina – dice il ristoratore follonichese- in un locale da 400 posti estivi, che a Natale saranno almeno la metà, non sono dieci-quindici paganti in più o in meno che mi cambiano la vita».
Compartecipe del progetto è il Comune di Follonica, con il sindaco Andrea Benini e l’assessore al sociale Alessandro Ricciuti. Saranno anche le strutture di assistenza sociale municipale ad aiutare Totti nel selezionare gli eventuali partecipanti fra tutti quanti sono in difficoltà economica.
Il ristoratore è amico del macellaio Michele Frolli, che nel suo negozio ha avviato un’iniziativa simile. La sera, soprattutto in questo periodo natalizio, imbusta la carne rimasta invenduta, specie nel fine settimana, e appende i pacchi al grande albero davanti alla vetrina, a disposizione di chi non può pagare, nella speranza che a usufruirne siano i bisognosi veri e non qualche profittatore. «Con Michele – dice il ristoratore – ci siano sentiti e abbiamo pensato di rivolgere un appello a tutte le altre attività commerciali e di ristorazione. Per carità, non chiedo a nessuno di riservare dieci posti sospesi, ma se ognuno ne lasciasse uno o due, potremmo far fronte ai bisogno di centinaia di persone».
E perchè la sua non resti una rondine che non fa primavera, Totti ha deciso di istituzionalizzare i tavoli “sospesi”: «Sarà così ad ogni grande festa comandata. La prossima volta a Pasqua, poi a Ferragosto e via dicendo. Nel mio piccolo voglio dire basta alla solitudine dell’emarginazione».
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