Ingredienti per 4 persone: 320 gr. di riso di Rovasenda; 300 gr. di Robiola della Altalanga (Cuneo); 1L. di brodo vegetale (preparato in casa); 1 Bicchiere di vino bianco secco (Preferenza Vermentino); 2 bustine di zafferano; 1 Scalogno; 1 Noce di burro e pepe nero q.b.
1. Come prima cosa preparare il brodo vegetale.
Riempire una casseruola con un litro abbondante (non oltre il litro e mezzo) di acqua e portare a ebollizione con una carota, una patata e una gamba di sedano. Lasciarlo bollire a fuoco lento per circa 25/30 minuti. Quando il brodo è pronto, togliere i vegetali e filtrarlo per rimuovere tutte le parti solide. Mentre il brodo si prepara, possiamo portarci avanti con altri lavori.
2. Tagliare lo scalogno
Prendere lo scalogno e tritarlo a mano con un coltello da cucina.
3. Preparare il soffritto
Prendere lo scalogno tritato e metterlo in una padella antiaderente dove andremo a cuocere anche il riso. Fare soffriggere lo scalogno con un cucchiaio di olio d’oliva oppure a preferenza una noce di burro. Quando lo scalogno inizia a caramellare, aggiungere un mezzo mestolino d’acqua e lasciare evaporare l’acqua in modo da far terminare il processo di caramellizzazione.
4. Preparare il riso
Quando il soffritto è pronto, iniziare la preparazione con il riso. Versare i 320 grammi di riso di Rovasenda nella padella con il soffritto e lasciarlo scaldare per un minuto continuando a girarlo con un cucchiaio di legno. Questo trucchetto, serve a far penetrare il sapore del soffritto in ogni chicco di riso. Aggiungere il bicchiere di vino bianco per sfumare il riso. 30 secondi.
5. Far cuocere il riso
Adesso è arrivato il momento di aggiungere il brodo al riso per iniziare la giusta cottura. Ho fatto preparare il brodo vegetale perché è molto meglio dell’acqua. Invece di diluire il sapore, lo intensifica. Man mano che aggiungete un mestolo di brodo, continuate a girare con il cucchiaio di legno proprio per far penetrare il brodo nei chicchi. A questo punto aggiungere le due bustine di zafferano. Prima di aggiungerlo, scioglierlo in una tazza con il brodo vegetale. Intanto che il riso si asciuga, aggiungere un mestolo di brodo fino a quando il riso non è pronto. Normalmente ci si impiegano 20 minuti. Il riso non deve scuocere, ma rimanere appena croccante. Ogni chicco si deve poter riconoscere e percepire in bocca.
6. Preparare la robiola
Mentre il riso si cuoce, possiamo passare alla robiola. Tagliare la robiola cuneese in pezzi grossolani e metterla da parte in un piattino.
7. Preparare le velette di grana
Mentre il riso si sta cuocendo, prendere una teglia da forno, coprirla con carta da forno e grattugiate sopra del grana. All’incirca un etto e mezzo. Distribuirlo uniformemente sulla teglia. Metterlo in forno (pre-riscaldato a 200 gradi) per circa 2 minuti.
ATTENZIONE: vi accorgete che è pronto quando assume il suo colore avorio. Non fatelo colorire troppo per evitare che sviluppi il sapore amaro del formaggio bruciato. Una volta pronto, toglierlo dal forno e farlo raffreddare.
8. Aggiungere la robiola al riso
A 5 minuti dalla cottura del riso, aggiungere i pezzi di robiola. Tenere un pezzo da parte per poi aggiungerlo alla fine e creare l’effetto goccia. A riso pronto, mantecare con una noce di burro.
9. Impiattare il riso
Spezzettare lo strato solido di grana in pezzi grossolani e guarnire il piatto come da foto. Scaldare il pezzo di robiola in un tegamino e con un cucchiaio versare la robiola fusa sul riso creando l’effetto goccia. Spolverare di pepe nero a piacere.
Buon Appetito
( Fonte News Biella )