É stato un avvio di stagione assolutamente regolare per la gran parte dei 146 rifugi del Trentino lo scorso weekend, pur nella evidente condizione di eccezionalità ancora presente su alcuni versanti delle montagne trentine alle quote più elevate per l’ingente quantità di neve ancora presente sul terreno.
( Passo Rolle rifugio Laghi di Colbricon, foto Pio Geminiani )
Neve oramai trasformata e compattata e dunque più lenta a sciogliersi nonostante le temperature assolutamente estive che si registrano da alcune settimane anche sopra i 2000 m. In vista della riapertura l’impegno dei gestori è stato quindi duplice: da una parte rendere la struttura completamente operativa, dall’altra garantire un accesso sicuro e in presenza di neve, una traccia visibile e ben battuta per raggiungere il rifugio.
( Rifugio Alimonta foto Pio Geminiani )
Con l’accorgimento di dotarsi di un’adeguata attrezzatura (scarponi da montagna, pantaloni lunghi, bastoncini da trekking per una maggiore stabilità, eventualmente un paio di ramponcini leggeri), consapevoli delle condizioni che si potranno incontrare lungo alcuni itinerari e acquisendo in fase di programmazione dell’escursione informazioni aggiornate sulla percorribilità dei sentieri direttamente dai gestori, questa situazione a prima vista limitante può invece diventare una splendida opportunità per vivere e muoversi in un ambiente d’alta montagna decisamente insolito, reso affascinante da tanta neve anche in estate.
( Rifugio Segantini Pressanella foto Carlo Baroni )
Sul fronte della sicurezza in montagna si segnala un’iniziativa congiunta di Soccorso Alpino – Servizio Provinciale Trentino, Accademia della Montagna, Collegio delle Guide Alpine, SAT e Associazione dei Rifugi del Trentino finalizzata alla prevenzione degli incidenti: si tratta di una guida alle escursioni, scritta in tre lingue che in 10 punti riassume le regole più importanti da conoscere per affrontare la montagna. A cominciare dalla necessità di preparare con cura il proprio itinerario e di consultare i bollettini meteorologici, fino all’invito a non esitare a rientrare quando il tempo peggiora rapidamente. Solo pochi rifugi nel corso della stagione dovranno limitare ristorazione ed ospitalità perché interessati da lavori di ristrutturazione.
( Rifugio Passo Principe Catinaccio foto Pio Geminiani )
E’ il caso dell’Antermoia nel Catinaccio, del rifugio Agostini nel settore meridionale delle Dolomiti di Brenta danneggiato da una valanga durante l’inverno. Per il rifugio Segantini nel Gruppo della Presanella, qualche giorno in più richiederà il ripristino dell’accesso stradale in Val Nambrone; è tuttavia raggiungibile attraverso sentiero. Nel corso dell’estate i rifugi trentini saranno teatro di diverse manifestazioni: oltre a numerosi eventi del festival “I Suoni delle Dolomiti”, le celebrazioni dei 150 anni delle prime salite sulle montagne del Trentino e diversi appuntamenti per ricordare il Centenario della Grande Guerra. L’associazione che riunisce i gestori dei rifugi trentini ha invece realizzato una nuova pubblicazione che descrive 13 trekking “Di rifugio in rifugio” in posti noti e meno noti. Dal 20 settembre al 5 ottobre, infine, in 46 strutture in quota ritornerà l’iniziativa “I Rifugi del Gusto”.
Info: www.trentinorifugi.com – www.sat.tn.it