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Recioto della Valpolicella: tra tradizione e innovazione, un vino da scoprire a tutto pasto

Dall’aperitivo al dessert, il vino rosso dolce passito, declinato in 4 tipologie, alcune rare, pronto a sorprendere i partecipanti alla Sunday Wine Experience organizzata il 7 maggio da Cantina Valpolicella Negrar

 

Bere vino dolce a tutto pasto? Impensabile per la maggior parte delle persone, siano esse esperte o meno di vino. Eppure, c’è stato un tempo, non molto lontano, in cui era pressoché normale pasteggiare con i vini dolci, che oggi pagano lo scotto del favore mondiale accordato ai vini secchi. Ma Cantina Valpolicella Negrar pronostica da tempo un futuro migliore per il vino icona del territorio, il Recioto, un vino rosso, dolce e passito, che ha tutte le carte in regola per conquistare la ribalta internazionale anche attraverso proposte di consumo più attuali, non necessariamente legate al solo dessert. Della bontà di gustarlo dall’aperitivo al dolce, declinato in 4 tipologie, alcune particolarmente rare, ne potranno godere i partecipanti al Sunday Wine Experience Domìni Veneti e il vino dell’anima, il Recioto della Valpolicella, in programma domenica 7 maggio nella sala Domìni Veneti (via Ca’ Salgari 2, Negrar, prenotazione obbligatoria entro venerdì 5 maggio ore 12.00, costo euro 40 a persona, l’evento si svolgerà al raggiungimento di minimo 15 partecipanti, tel. 345 5337465 Email info@dominiveneti.it).

 

Tecnica millenaria per il “papà dell’Amarone. La storia del Recioto è antica, lo si fa risalire al tempo degli antichi Romani e al famoso vino retico decantato e apprezzato dai poeti latini. Simbolo della viticoltura della Valpolicella Classica basata sulla tecnica dell’appassimento naturale, per il Recioto si usano le uve più mature dei vitigni autoctoni Corvina, Corvinone e Rondinella, le stesse usate per l’Amarone, solo che nel Recioto la fermentazione viene interrotta per ottenere un vino con una parte zuccherina importante (così non successe nel 1936 con la botte di recioto “scapà” al cantiniere Adelino Lucchese che fece dire al direttore del tempo di Cantina Valpolicella Negrar Gaetano Dall’Ora “questo non è un recioto andato in amaro, ma un grande Amarone”, coniandone ufficialmente il nome). Le uve sono selezionate a mano a settembre, lasciate ad appassire in fruttaio per 100/130 giorni e pigiate tra gennaio e febbraio.

 

Tra tradizione e innovazione, un vino da scoprire a tutto pasto. L’appuntamento si apre alle ore 11.30 con la visita guidata alla cantina – fruttaio storico, caveau bottiglie da collezione, bottaia d’autore – per proseguire alle ore 12.30 con l’aperitivo nell’Enoteca Domìni Veneti, che avrà come protagonista il Flaming Lips, cocktail ideato da due nasi d’eccezione, i veronesi Enrico Fiorini e Gianluca Boninsegna, rispettivamente migliori sommelier Ais Veneto 2014 e 2015, su idea di Natascia Lorenzi, responsabile marketing della cantina, e a base di Recioto spumante, tipologia rara prodotta da sempre dalla cantina, insieme ad acqua tonica dry, Cointreau, lime e zucchero di mirtillo. Con il Flaming, sarà servita la sopressa veronese all’Amarone della Macelleria Tommaso Caprini (www.macelleriacaprin.it), socio della cantina, 1° classificata all’XI campionato italiano del Salame indetto dall’Accademia delle 5 T. Una volta a tavola, si gusterà il risotto al Recioto, con pere, taleggio e granella di nocciola, abbinato al Recioto Classico Docg 2015, seguito da guanciale di vitello al Recioto (su richiesta è possibile un’alternativa a base di formaggi erborinati) con patate e julienne di verdure croccanti abbinato al Recioto Docg Classico Spumante 2015 (uve appassite affinate in acciaio per 3-4 mesi, fermentate molto lentamente sulle proprie fecce fini in autoclave per 6 mesi). A concludere il dolce convivio, pralineria dello chef abbinata al cru Recioto Docg Classico Vigneti di Moron 2013, affinato in legno, ed il raro Recioto Doc Amando 2009, vino moderatamente dolce, dall’aroma intenso di ciliegia sotto spirito che lascia spazio nel finale a una venatura dolce-amara.

 

 

( Fonte Gaiares )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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