Concorsi

Rassegna nazionale vini PIWI, successo per la terza edizione : i premiati

San Michele all’Adige, dicembre 2023

Oggi alla Fondazione Mach il seminario scientifico e la premiazione delle cantineRassegna vini PIWI, successo per la terza edizione. Oggi la cerimonia di premiazione

Grande partecipazione da parte del mondo vitivinicolo italiano alla rassegna dei vini PIWI organizzata dalla Fondazione Mach come confermano i numeri di questa terza edizione,con 110 etichette in gara in sette categorie. Oggi in un’aula magna gremita si è svolta, indiretta streaming sul canale youtube FEM, la cerimonia di premiazione nell’ambito di un seminario scientifico che ha visto intervenire due esperti mondiali di viticoltura ed enologia: il prof. Reinhard Töpfer, direttore dell’Istituto Julius Kühn di Geilweilerhof e del prof. Philippe Darriet, professore di enologia all’Università di Bordeaux e direttore dell’Istituto delle Scienze della Vite e del Vino.L’evento, moderato dal. prof. Fulvio Mattivi del Centro Ricerca e Innovazione, è organizzato in collaborazione con il Consorzio Innovazione Vite e Piwi International.“

 

La FEM e’ orgogliosa di questa iniziativa che alla sua terza edizione dimostra già di essere un evento di successo” ha esordito Agostino Cavazza, responsabile delle relazioni con enti di sistema e territorio della FEM. Enrico Giovannini, presidente di Civit Consorzio InnovazioneVite, ha evidenziato i risultati promettenti dell’attività di valorizzazione dei vitigni resistenti oggi a disposizione dei viticoltori, mentre Heinrich Leutenberger ha sottolineato l’impegno dell’associazione Piwi international nel sostenere la conoscenza e la diffusione della viticoltura resistente, una realtà che nel mondo coinvolge oggi più di mille viticoltori.Il seminario scientificoIl prof. Reinhard Töpfer, direttore del Julius Kühn Institut di Geilweilerhof ha parlato della storia e della diffusione delle varietà PIWI in Germania, facendo un focus sulle prospettive della ricerca nel settore delle nuove varietà resistenti, e fonti per resistenze a funghi secondari.

La superficie investita a varietà PIWI in Germania è intorno al 3% della superficie vitata, si estende la coltivazione delle varietà a bacca bianca e rossa, con maggiore attenzione a scegliere la  varietà migliore nelle diverse condizioni ambientali.Il prof. Philippe Darriet, direttore dell’Institut des Sciences de la Vigne et du Vin, Université deBordeaux, si è concentrato sulla situazione delle viti resistenti nel contesto francese: dopo un excursus storico sulle motivazioni che hanno portato allo sviluppo delle varietà resistenti ha illustrato la situazione corrente in Francia e le sfide future di questi vitigni, in particolare per quanto riguarda la durata della resistenza e la qualità dal punto di vista sensoriale.

 

Marco Stefanini, responsabile dell’Unità di genetica e miglioramento genetico della vite, ha illustrato l’attività della Fondazione per il miglioramento genetico della vite nel campo delle varietà resistenti, descrivendo sia le varietà iscritte sia quelle che si ritengono pronte per il prossimo futuro. Ha presentato i risultati del lavoro di piramidazione svolto, i marcatori identificati e utilizzati nella selezione della resistenza a black rot, e la collaborazione a livello nazionale ed internazionale nella realizzazione, selezione e diffusione di queste varietà resistenti al fine di rendere sempre più sostenibile la coltivazione della vite e del vino.Infine, si è svolta la cerimonia di premiazione coordinata da Floriana Marin dell’UfficioComunicazione e Relazioni Esterne.I numeri della rassegna: 110 etichette in gara in sette categorie

In questa terza edizione 110 vini provenienti da uve “resistenti” ovvero prodotti con almeno il 95per cento di uve provenienti da varietà PIWI (PilzWiderstandsfähig) sono stati valutati nelle giornate dell’8 e 9 novembre da una commissione composta da 30 commissari.I vini hanno partecipato nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, orange, metodo classico,metodo charmat, frizzanti e passiti, e sono stati attentamente valutati da una commissione composta da enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare, coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico in tutte le operazioni della rassegna.

 

I vini PIWI prodotti con uve tolleranti alle patologie fungineI vini da varietà PIWI sono ottenuti da uve prodotte da piante che sono state selezionate per avere dei caratteri di resistenza alle principali malattie fungine che attaccano le viti, e quindi richiedono un numero ridotto di interventi fitosanitari. Anche se a livello europeo queste varietà sono state ammesse nelle diverse dop, in Italia ci sono diverse regioni nelle quali la coltivazione delle uve PIWI non è stata ancora autorizzata,nemmeno per produrre vino generico o IGT.

Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune migliaia di ettari. In Veneto si trova il numero più elevato di  superfici coltivate a uve PIWI ed alcuni ettari si trovano in Emilia e Marche, Lazio e Piemonte ultime regioni ad autorizzare la coltivazione di queste varietà nelle loro superficie viticola.L’impegno della ricerca FEM per lo sviluppo dei vitigni resistenti.

Con questo evento la FEM intende valorizzare anche le attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti, che hanno portato ad iscrivere nel Registro nazionale delle varietà di vite quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico, grazie alla collaborazione del consorzio CIVIT: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia. Di recente tramite il progetto VEVIR queste varietà sono risultate ottimali per la coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina.

 

I PREMIATI

Categoria Vini bianchi

primo Weingut tenuta Ploner – Weinberg Dolomiten Solaris IGT 2022
secondo Terre di Ger s.s. – Arconi Bianco 2022
terzo St. quirinus – Planties Weis mitterberg IGT 2022

Categoria vini rossi

primo Cantina Trezero di Gri Alessio – Olympus 2022
secondo Terre di Ger s.s. – El Masut 2021
terzo Le Carline SS – rosso resiliens PIWI BIO vegano 2022

Categoria vini da uve bianche a macerazione – Orange

primo Soc agri Gianni Tessari – IGT Veneto Rebellis 2021
secondo Conte D’Attimis Maniago – Florea IGT Venezia Giulia 2022
terzo Cantina Delaiti – Jhoanniter souvigner gris s.a.

Categoria vini Frizzanti

primo Az agri Pojer e Sandri – Zero infinito Cremesi 2022
secondo Az Agri Sartori Michele – Crun (solaris) biologico 2022
terzo Il Brolo – Re Baco 2022

Categoria vini Spumante metodo Charmat

primo Cantina Montelliana e dei colli Asolani – 4.07 organic spumante
Brut
secondo Soc agri Cà de Andol s.s. – Johanniter 2022
terzo Le Carezze SRL – Iris 2022

Categoria vini Spumante metodo Champenoise

primo Cantina sociale di Trento – Brut Nature s.a.
secondo St. Quirinus – Quirinus Brut Metodo Classico V.S.Q. s.a.
terzo Az agri Pravis – Johanniter 2019

Categoria vini da uve passite

primo Nove Lune – Theia 2022
secondo St. Quirinus – Sonnen Tanz 2022
terzo Ceste – Ratio bronner semisecco 2022

vino con il miglior punteggio delle III Rassegna

Weingut tenuta Ploner – Weinberg Dolomiten Solaris IGT 2022

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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