BASTA! Non è più possibile continuare a rovinare bottiglie di vino per colpa del tappo difettoso.
Il problema si risolve preferendo bottiglie dotate di tappo Stelvin, un tappo a vite con sottotappo in plastica che permette una conservazione perfetta del vino e annulla completamente l’ansia da prestazione, almeno quando si stappa una bottiglia di vino. Infatti se si facesse un video di chi, professionista o no, si sta preparando a stappare una bottiglia, si noterebbe proprio il viso tirato da ansia da prestazione. La cena è pronta, i commensali con cui desideri fare bella figura sono arrivati, stappi la bottiglia e….il vino «sa di tappo»! Ne esci distrutto, sicuramente hai la seconda bottiglia però sei scontento lo stesso perché una è persa e ormai il danno è fatto. E succede anche al professionista che, anche se non è colpa sua, parte su quel tavolo “in salita” e una volta rovinata l’atmosfera, spesso non si recupera più. Senza parlare poi della gestione della bottiglia che odora di tappo: il privato raramente la riporta al commerciante perché non ne ha voglia, il professionista deve farlo presente al rappresentante che a sua volta non deve dimenticare di dirlo all’azienda che a sua volta si deve ricordare di aggiungere una bottiglia al prossimo ordine, insomma, un disastro. Ma siccome ormai molte aziende iniziano, anche se con timore, a presentare bottiglie con tappo a vite, consiglio di acquistarle serenamente e di incentivarne il consumo poichè non sono assolutamente di seconda fascia, anzi. Quindi avanti con lo Stelvin, pratico, affidabile e anche bello da vedere. Non bere il vino per colpa di un tappo non è più tollerabile. Prosit!
( Fonte http://blog.quotidiano.net )
Considerazioni a margine
Sono d’accordo in linea di massima con quanto riportato nell’articolo di cui sopra, fatte salve le bottiglie di grandi rossi da invecchiamento, per i quali credo sia ancora il sughero il migliore tappo in assoluto ! Questo per motivi di interscambio di ossigeno con l’esterno, anche se questo deve avvenire in dosi infinitesimali per non compromettere con dannose ossidazioni la buona conservazione del nostro vino !
Vorrei però aggiungere un’altra considerazione al tema del TCA, ovvero Tricloroanisolo, la molecola responsabile del famigerato ” odore di tappo “.
Mi è capitato molto spesso durante le mie degustazioni, in forma privata ed anche a concorsi internazionali, di percepire il difetto assimilabile a prima vista al Tca, mentre dopo 15/20 minuti ed anche piu’ come per magia tutto si dissolveva e scompariva completamente !
In questo caso si deve parlare di ” riduzione ” del vino, altro problema che si manifesta quando il vino è stato rinchiuso in bottiglia in totale assenza di ossigeno ( il contrario dell’ossidazione ) ! Quindi la prima cosa assolutamente da fare è di ” annusare il tappo ” se non presenta odori anomali e cattivi state certi che al 99,999% si tratta solo di ” riduzione ” che nel giro di diversi minuti ( a volte addirittura ore ) se ne scompare !
Buone degustazioni a tutti
Roberto Gatti
Gravi conseguenze per chi lo consuma. Un’operazione clamorosa ha portato alla luce una rete…
L'undicesima edizione del Champagne & Sparkling Wine Championship 2024, la manifestazione che si è svolta…
AZIENDA MORIS FARMS Massa Marittima, Grosseto, Italia 58024. Tel. +39 0566 919135 Fax +39 0566…
L’Associazione Italiana Sommelier Roma, dopo quasi mezzo secolo di attività nella capitale, sceglie di elevarsi…
Ma la vendemmia può continuare Un profondo rosso da 38,8 milioni di euro di debiti.…
CANTINA NURAGHE CRABIONI Loc. Su Crabioni – Sorso (SS) Email: info@nuraghecrabioni.com Web : https://nuraghecrabioni.it/contatti/ Cantina…