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PUNTEGGI O BICCHIERI ?

PUNTEGGI O BICCHIERI ?


 


Una mattina di agosto, non ho voglia di mare, di confusione, di file per strada, leggo il giornale e poi mi metto al computer, ed incomincio a fare zapping , come in televisione, passando da un sito allaltro, linkando sui vari link riportati nelle notizie che leggo, ed arrivo al forum del gamberorosso :


http://www.gamberorosso.it/grforum/viewtopic.php?t=475&postdays=0&postorder=asc&start=15


 


Largomento mi interessa molto da vicino, perch pur non avendo ancora partecipato a degustazioni per conto di guide di settore, ma lanno 2008 dovrebbe vedermi anche in questa veste, come sapete partecipo a numerosi concorsi enologici in Italia ed allestero. Partiamo da queste, pur giuste considerazioni, del V.Direttore del Gamberorosso Daniele Cernilli, per approfondire il tema, quanto mai attuale ed interessante per chi si occupa, a vario titolo al mondo del vino:


 


Per tipologie intendo esattamente tutte le tipologie dei vari vini, cio tutte le denominazioni di origine, di tutto il mondo, ovviamente. Quando io valuto un Barolo, ad esempio, cerco di assegnare un punteggio maggiore a quei vini che ne rappresentano meglio quelle che penso essere le caratteristiche pi tipiche di quel vino. Perci non lo penalizzo se trovo dei tannini leggermente sovradimensionati, mentre lo faccio se il colore troppo carico o se presenta toni fruttati anomali. Se valuto un Passito di Pantelleria cercher delle note di frutta secca, datteri, fichi, di certo non la rosa appassita, e se presenta note tanniche, le considerer come non aderenti alla tipicit del vino. Quindi fra un Barolo ed un Passito di Pantelleria dovr usare dei parametri di giudizio differenti. Se voglio fare il critico; ovviamente.


_________________


Daniele Cernilli


 


Ma altrettanto valida una interessante e centrata risposta da parte di una lettrice del forum, con il nikname di Asia, che cosi risponde a Cerinilli:


 


credo che la classificazione dei tre bicchieri non sia opportuna per un riconoscimento del livello qualitativo del vino Italiano a livello Internazionale. Penso che i riconoscimenti in centesimi o ventesimi siano molto pi precisi dove un 95/100 od un 18/20 precisano un livello del vino molto pi preciso di un generico tre bicchieri che mi dice tutto e niente.


Quanto vale 90/100 0 99/100?


Ritengo la valutazione in ventesimi molto corretta, adottata da RVF, e che la classifica tre bicchieri sia troppo generica.


Chiunque di noi appassionati per acquistare un vino punteggiato dai vari degustatori professionisti dia un’occhio di riguardo a RVF, WS e WA anche perch sono le valutazioni che vengono sempre citate nelle aste e riconosciute nei vini da investimento.


Penso sia il momento di aggiornarsi, avvalersi di degustatori professionisti ed affermati e sopratutto non anonimi in modo che chi consulta la guida ha la possibilit di riconoscersi nei gusti del degustatore.


 


 


Fino a qui ci siamo, due opinioni contrarie, ma ognuna con la sua valenza dipende da quale angolazione la si valuta, nulla da eccepire, molto bella daltro canto la risposta dellamica lettrice Asia.


Per riallacciarmi alla teoria di Cernilli, voglio parlare ora dei concorsi enologici, di cui in questi anni mi sono fatto una buona esperienza, e come si suol dire le ossa .


Esistono due tipi di concorsi enologici :


 


1)     i concorsi monotematici quali ad esempio : Pinot Grigio, Pinot Nero, Riesling Renano, Chardonnay, Moscato, Spumanti ecc., dove ogni degustatore conosce a priori La Tipologia dei vini che andr ad esaminare e valutare;


 


2)     i concorsi dove non conosci le tipologie dei vini che stai degustando, ne da quale parte o zona del pianeta provengano, ma solamente lannata .


 


Nel primo caso nulla di straordinario, in quanto il discorso si riconduce a quanto osservato giustamente da Cernilli : se conosco la tipologia, premier quei vini che meglio la rispecchiano e si identificano in essa : il barolo dovr essere di colore aranciato scarico; il passito di Pantelleria giallo ambra ; il verdicchio dovr avere in sottofondo/chiusura di bocca la mandorla amara..e cosi via.


Ma nel secondo caso quando ti arriva, in sede di concorso una serie di 10/15 vini bianchi, e lunico dato che hai a disposizione lannata come ti comporti ? Incominci a valutare il colore, perch se il vino dellultima annata dovr essere paglierino scarico, con riflessi verdolini, ( ma non sempre perch se stato affinato in barrique sar giallo piu intenso ) con note fruttate/floreali accentuate, con una bella freschezza in bocca, ma poi se incominci a farti troppe domande ti incasini parecchio. Mi spiego meglio : posso attestarvi per esperienza personale, che difficilmente ho azzeccato la provenienza dei vini, e non solo io, ma anche illustri direttori di consorzi di Bordeaux, oppure enologi che manco hanno azzeccato i vini della loro zona dove operano. Forse non erano preparati ? No vi assicuro che quella tutta gente competente, preparata ed allaltezza, ma a parte queste considerazioni, in questo secondo caso, dove i vini sono i piu svariati come tipologie e provenienze dal tutto il Mondo, molto difficile potere basarsi sulla tipicit e tipologia, anzi impossibile se non sai da dove provengono. Mi capitata lo scorso anno a Lisbona, durante lo svolgimento del CMB ( Concours Mondial de Bruxelles ) 2006, una serie di vini bianchi stupendi, per finezza, eleganza, intensit dei profumi : avrei scommesso qualunque cifra che quei vini fossero francesi, e lavrei puntualmente persa velocemente, perch a fine sessione ci hanno consegnato lelenco dei vini degustati ed ho letto, con mia grande sorpresa che quei vini erano portoghesi, zona Alentejo. Dopo qualche tempo ho appreso che in quelle zone del Portogallo, molte aziende francesi hanno investito, e molti enologi francesi hanno consulenze in atto, il che dimostra che umanamente impossibile per chiunque, risalire alla provenienza dei vini ed alla loro tipologia, in questi contesti.


Unultimo interrogativo : se non vengono usate le schede ufficiali Ais, Onav, Assoenologi, durante le degustazioni delle guide, come materialmente possibile stilare una classifica e premiare i vini migliori ? Nei concorsi ufficiali, anche in quelli che hanno il patrocinio dellOIV, le schede sono predisposte in 100/100simi, ed anche se  come principio, sono daccordo sul fatto che riduttivo assegnare un punteggio ad un vino, troppo limitativo, mi domando e vi domando, allo stato attuale delle cose : come si pu procedere nei Concorsi Enologici per valutare i vini, con quale metro ( che obbligatoriamente dovr essere uguale per tutti i vini degustati ) , si dovr procedere.


Ho riflettuto molto e continuo a farlo, ma sinceramente una risposta non lho ancora trovata, anche perch alla fine, i vini premiati sono quelli che escono da una collegialit di giudizi, con eliminazione delle valutazioni estreme, e la media aritmetica una buona garanzia che quel vino sia tra i migliori.


Un argomento che continuer a seguire con attenzione e passione, perch uno dei primi ad essere soddisfatto dallintroduzione di nuove norme teoriche/pratiche, che venissero introdotte, in alternativa ai punteggi sarei proprio io, al momento non vedo valide ed alternative soluzioni allorizzonte.


Roberto Gatti


05-08-2007


 


Esempio di una scheda ufficiale al link: http://www.onavlombardia.it/Materiali/scheda.pdf


 

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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