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Pubblicata la graduatoria per i fondi Promozione destinati al vino: ecco i 16 beneficiari (con qualche sorpresa)

Dopo i ricorsi dello scorso anno, il Masaf pubblica in anticipo i nomi dei beneficiari del bando Ocm da 28,5 milioni di euro

 

 

Il Masaf ha pubblicato in anticipo rispetto alle medie degli anni precedenti la graduatoria Ocm vino Promozione, per il 2024/25. Sui mercati extra-europei sarà possibile finanziare progetti per un totale di 66,5 milioni di euro di cui 28,5 a carico dello Stato, di cui 21,7 milioni di euro sotto forma di anticipo. In graduatoria ci sono 16 imprese beneficiarie (per lo più associazioni temporanee di scopo dentro cui sono riunite decine e decine di cantine) e tra queste rientrano molte che nel bando di un anno fa rimasero escluse, con una scia lunghissima di polemiche, e di ricorsi alla giustizia amministrativa, legate soprattutto alla difficoltà tecniche dei nuovi regolamenti e alle tempistiche dei bandi di partecipazione. Il ministro Francesco Lollobrigida provò a motivare e spiegare quelle scelte, tra lo scontento degli esclusi, a cui nulla valse il ricorso al Tar. Quest’anno però qualcosa è cambiato. «Con questo provvedimento – è la dichiarazione del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – il Ministero ha destinato tutte le risorse disponibili per l’annualità corrente, pari a oltre 21 milioni di euro (lo scorso anno ne erano rimaste fuori 7 milioni; ndr). Il nostro obiettivo è quello di migliorare la competitività del settore vitivinicolo attraverso l’apertura, la diversificazione e il consolidamento dei mercati esteri e valorizzare l’export».

 

L’elenco dei 16 beneficiari

Sono 16 i beneficiari, secondo la graduatoria provvisoria del Masaf contenuta nel decreto direttoriale 507271 del primo ottobre 2024 a firma della direttrice Teresa Nicolazzi. In ordine di classifica ci sono La Marca vini e spumanti (progetto da 6,9 mln, contributo statale di 2,7 mln), Federdoc (516mila euro e 253mila euro), Santa Margherita e Kettmeir con Cantine Torresella (8,8 mln e 3,5 mln), Casa vinicola Botter (3,3 mln e 1,3 mln), associazione Italy to Us (1 mln e 541mila euro), Amaranth (3,1 mln e 1,57), associazione con capofila Shenk Italia (4,1 mln e 2 mln),  Univini viticoltori italiani (3,1 mln e 1,55 mln), Casa vinicola Zonin  (9,7 mln e 3,9 mln), Vigneto Italia (1 mln e 542mila euro), Nosio (7,8 mln e 3,1 mln), associazione W.W.W. (4,4 mln e 2,2 mln), Confagri wine promotion (1,6 mln e 657mila euro), Consorzio Magellano (1,4 mln e 736mila euro), Istituto Grandi Marchi (7,9 mln e 3,1 mln) e, infine, l’associazione Be Wines, che ha presentato un progetto da 1,27 milioni di euro e alla quale è stato ammesso un contributo di 511mila euro. Per le ultime due posizioni in graduatoria, in particolare, il Masaf non ha ancora a disposizione i fondi nel 2024 per erogare tutto l’anticipo previsto dal bando. Le risorse arriveranno comunque a saldo e qualora si verifichi un incremento delle risorse disponibili per l’esercizio finanziario comunitario 2024/2025, queste saranno destinate alle due aziende beneficiarie.

Bando ancora da migliorare per gran parte dei sindacati

Gran parte delle sigle di settore, pur soddisfatte per questo anticipo, chiede comunque dei miglioramenti al ministero. «La pubblicazione delle graduatorie con 2 mesi di anticipo – scrive Unione italiana vini – permette finalmente alle imprese del vino di pianificare al meglio le proprie campagne nei Paesi extra-Ue. Non succedeva da tempo». L’Uiv considera di particolare importanza le risorse della misura vista la «necessità di allargare gli scenari di mercato su scala globale, sempre più strategici anche in considerazione di una diffusa volatilità della domanda di vino». L’Uiv ha definito il bando 2024/25 migliore in termini di semplificazione burocratica e di identificazione di elementi oggettivi nella valutazione dei progetti. Soddisfazione è stata espressa anche dalla Cia-Agricoltori italiani, che ha un parere differente dall’Uiv: «Adesso, con la definizione dei contratti tra Agea e i beneficiari dei fondi, Cia auspica una maggiore semplificazione per le aziende vitivinicole delle pratiche di rendicontazione». C’è da fare anche per Albiera Antinori, presidente del gruppo vino di Federvini, che chiede al Masaf «un ulteriore sforzo avviando, già nelle prossime settimane, un tavolo di confronto per trovare quegli aggiustamenti ancora necessari per mettere in sicurezza, una volta per tutte, questa misura fondamentale per la competitività del vino italiano nel mondo». Già dal prossimo 16 ottobre le imprese potranno avviare le attività promozionali, sottolinea Confagricoltura, e ridurre il ritardo sui concorrenti di altri Stati membri. L’auspicio del sindacato di Palazzo della Valle è che il Masaf «riveda al più presto il testo del Decreto ministeriale n.331843 (del 26 giugno 2023), che ancora pone dei vincoli stringenti: l’obiettivo è ampliare i margini di azione delle imprese aderenti al bando». Anche per Coldiretti occorre continuare nel percorso di semplificazione intrapreso, facilitando la presentazione delle domande da parte delle aziende per le prossime annualità. «Ma è importante anche estendere quanto più possibile la gamma delle attività promozionali finanziabili, per dare modo al settore di cogliere tutte le opportunità oggi offerte dall’innovazione e dai nuovi modelli di consumo, oltre che turistici».

( Fonte Gamberorosso.it )

 

ANNOTAZIONI A MARGINE

Due riflessioni su tutte : la prima è che nell’elenco compaiono principalmente i grandi gruppi del vino e nessuna piccola/media azienda, il classico ” pesce grande mangia il piccolo ” ;

la seconda riflessione è che, tra i gruppi finanziati, ne compare uno il cui ex titolare, già presidente di una banca , che prontamente aveva intestato le aziende ai figli prima dei processi a cui doveva sottoporsi, beneficia di soldi pubblici dei contribuenti ! Lascio ai lettori ogni considerazione in merito, solo in Italia possono succedere queste cose. Siamo diventati una Repubblica delle banane !

RG