“In merito alla notizia uscita sabato 3 ottobre, il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg tiene a precisare la propria posizione.
Dopo una verifica puntuale con tutte le autorità competenti, risulta che i controlli effettuati hanno riguardato aziende e prodotti delle province di Treviso, Belluno e Venezia, non specificatamente, quindi, l’area Docg di Conegliano Valdobbiadene né nessuna altra denominazione, come erroneamente riportato dalla stampa. Tutte le indagini, inoltre, riguardano solo i prodotti detenuti in cantina, in particolare dell’annata 2015 e sono state svolte nell’ambito delle attività ordinarie delle autorità competenti e non conseguenti a specifiche segnalazioni . Da una prima verifica si tratterebbe di illeciti amministrativi e non penali e ad alcuni sequestri sono già seguiti i dissequestri. Il Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore docg conferma la propria volontà di tutelare il prodotto e proteggerne l’immagine e continuerà quindi a monitorare la vicenda. Qualora siano accertate eventuali responsabilità di carattere penale, esso si considererà parte lesa e si costituirà come parte civile. Al momento, tuttavia, non esistono elementi per ipotizzare tale azione.”
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