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Prosecco boom, sbloccati oltre 100 mila ettolitri

La richiesta del Consorzio a Veneto e Friuli-Vg per fare fronte alla domanda. La Coldiretti: è una buona notizia anti-crisi. L’enologo: fenomeno in crescita

 

UDINE. «È una buona notizia. La preoccupazione era che la crisi dei mercati avrebbe frenato le vendite e quindi, precauzionalmente, era stato deciso lo stoccaggio di una parte delle produzione per scongiurare un crollo del prezzo per eccesso di offerta di prodotto. Così non è stato, anzi, il mercato sta crescendo a due cifre, oltre il 20% e questo è un bene. Un settore che cresce diventa da traino e dà speranza agli altri».

 

Così il presidente della Coldiretti, Dario Eermacora alla notizia che il Consorzio di tutela Prosecco Doc ha fatto richiesta ufficiale al Veneto e al Friuli Venezia Giulia per lo svincolo di oltre 100 mila ettolitri di vino destinato a divenire Prosecco doc. Si tratta dui una quota pari al 5,1% della produzione totale, in parte prudenzialmente stoccata con la vendemmia 2013 e che va a soddisfare, evidentemente la crescente sdomanda del prodotto.

 

Come spiega il presidente del Consorzio, Stefano Zanette «si tratta di un’ulteriore conferma del trend positivo di vendita del Prosecco doc che spicca in un contesto di contrazione generalizzata dei consumi. Alla vigilia della vendemmia 2013 il pronostico più ottimistico auspicava l’assorbimento, da parte del mercato, dell’intera nuova produzione, tenendo conto che si prevedeva aumentasse nella misura di almeno il 10% rispetto all’annata precedente. Oggi possiamo dire che non solo l’obiettivo è stato raggiunto ma addirittura superato. Quindi circa un terzo (29,3%) del prodotto stoccato nella logica di gestire il delicato equilibrio tra domanda e offerta che determina il valore dei beni, viene svincolato a significare che le politiche di governance attuate dal Consorzio vanno nella giusta direzione».

 

Un vero boom, quello del Prosecco che l’enologo friulano Stefano Trinco spiega in questo modo. «Il successo – dichiara – ha due motivazioni. La prima riguarda il fatto che il successo è legato prettamente al fenomeno delle bollicine che rendono questi vini più piacevoli di quelli cosiddetti fermi. L’anidride carbonica, presente nelle bibite e nella birra è una sorta di ponte per arrivare al vino. E non a caso il Prosecco piace anche alle donne. Insomma, l’anidride carbonica è un eccitante per le papille gustative. La seconda giustificazione è che il Prosecco con i suoi 11 gradi è moderatamente alcolico, semplice da bere sia come aperitivo ma anche a tutto pasto».

 

«Per chi mangia food o easy- conclude – un bicchiere di Prosecco diventa dunque l’ideale. Senza contare che l’aroma di mela, pera e pesca incontra molto l’olfatto delle popolazione del Nordest abituate a questi profumi».

 

 

( Fonte messaggeroveneto.gelocal.it )