Raccolti e lavorati grappoli da piante di vite che hanno 120 anni Il terreno coltivato sulle colline di Stradella in località Fontana
La tradizione
Dalla vigna di 120 anni alla bottiglia. E potrebbe essere un Buttafuoco storico. Riparte il progetto di imbottigliamento del vino nato dalle uve del vigneto “Campagnola”, il più vecchio d’Oltrepo con i suoi 120 anni, che si trova a Stradella in località Fontana, di proprietà dei produttori Mario e Alberto Terrabusi.
Nei giorni scorsi, tra i filari vecchi oltre un secolo si sono ritrovati, insieme ai proprietari, il nuovo direttore generale di Terre d’Oltrepo, Corrado Gallo, in quanto i Terrabusi sono soci storici della cantina di Broni, l’agronomo Angelino Mazzocchi, Davide Vercesi, responsabile area manager del Consorzio Terrepadane, e l’ex consigliere comunale Teresio Tavani, che nel 2018 aveva lanciato l’idea di salvare il vigneto storico dall’estirpazione.
La vigna “Campagnola” si estende su circa tre ettari nella prima collina di Stradella con filari di Croatina, Barbera e Uva Rara e una produzione di circa 50 quintali di uva in totale. Negli anni scorsi, in collaborazione con Terre e Terrepadane, la vigna storica è stata riqualificata con l’impiego di pali di legno e fili in corten a basso impatto ambientale e visivo; inoltre, con i cloni della vite originaria, è stato realizzato un nuovo impianto accanto a quello storico, che potrà servire anche per gli innesti tra i filari ultracentenari.
Finora, le uve raccolte nelle ultime quattro vendemmie (a cui si aggiungeranno quelle della prossima) sono state stoccate alla cantina La Versa e poi i mosti trasferiti nello stabilimento di Casteggio, ma ora è venuto il momento di dare una svolta al progetto pensando all’imbottigliamento di questo prodotto.
Le tre uve coltivate nella vigna, Croatina, Barbera e Uva Rara, sono quelle che compongono l’uvaggio del Buttafuoco (manca l’Ughetta di Canneto ma potrebbe essere innestata in una parte del filare): per questo, una delle strade che si stanno valutando è quella di aderire al Club del Buttafuoco storico, chiedendo prima di tutto l’iscrizione al consorzio di Canneto Pavese di questa vigna (magari proprio con il nome Campagnola) e poi, se sarà ammessa, avviare l’iter, che dura tre anni, per l’imbottigliamento.
( Fonte Laprovinciapavese )