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Più umiltà e meno sfrontatezza dietro ai fornelli

Ieri sera, sul proprio profilo facebook, lo chef Matteo Scibilia, dell’Osteria Buona Condotta di Ornago,

ha scritto un pensiero che estendo volentieri a chi segue il mio blog: “Ormai c’e una grande divisione nel mondo della ristorazione. Pochi e sempre gli stessi chef sotto i riflettori. Sempre gli stessi giornalisti protettori e non si capisce se per capacità o per successo sulla clientela. Questo incredibile momento di grande mediaticita del nostro settore, tra blogger e simili, sembra un circo che gira su se stesso”. E’ una considerazione amara e profondamente vera, la condivido e sottoscrivo. Purtroppo si è indifesi. Il circo attrae, è sufficiente fare un salto in libreria e notare come i libri più esibiti e venduti siano quelli firmati (ma non necessariamente scritti) dai tromboni televisivi. Mai disperare. Esiste una soluzione per uscire dalle celebrazioni mediatiche, ma temo che la gente sia attratta anch’essa da chi sta sotto i riflettori. Bisogna prenderne atto, e continuare a lavorare. Nel silenzio. C’è sempre un pubblico di qualità che non si ferma a ciò che emerge in superficie. Consoliamoci così. Spero almeno non si volgarizzi negli anni a seguire il mondo dell’olio, in tal caso sarebbe la fine di una visione dell’olio che ho sempre associato all’etica. O, come la scrittriceLaura Bosio ha riferito nel corso della serata inaugurale di Olio Officina Food Festival, all’umiltà e all’umorismo, valori fondanti, sui quali si spera possa far riferimento, per molto tempo ancora, l’olio da olive. La buona cucina, al contrario, è oggi la vittima sacrificale di un’epoca che sacrifica tutto nel nome della spettacolarizzazione fine a se stessa. C’è infine la sfrontatezza di chi, come alcuni chef innominabili, dopo aver per lungo tempo reso pornografia l’alta cucina, oggi invocano il ritorno alla cucina semplice e a prezzi accessibili. Questi soggetti hanno la mia più totale disistima, talmente grande da provare anche un senso di fastidio al solo citarli.

( Fonte olioofficina.it )

Annotazioni a margine

Questi tromboni della cucina, che passano piu’ tempo in Tv rispetto ai fornelli, hanno anche la mia totale disistima, in quanto per oltre 20 anni hanno preso in giro i clienti dei loro ristoranti e della Tv, visto il repentino giro di boa compiuto ultimamente ! Senza parole !!
RG

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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