In testa Super Tuscan, Brunello, Amarone e Barolo ma crescono i meno costosi come Primitivo, Lambrusco, Prosecco e Vermentino
Castiglione delle Stiviere (MN), 10 maggio 2023 –
La guerra in Ucraina non ha affatto stoppato l’esportazione dei vini italiani in Russia né tantomeno reso il Made in Italy più antipatico. Parola di Edoardo Freddi, esperto di vini e patron della Edoardo Freddi International che esporta ogni anno più di 33 milioni di bottiglie in tutto il mondo: «Il popolo russo ama i vini italiani e il Made in Italy in generale, le esportazioni stanno continuando. La guerra in Ucraina non ha per niente frenato l’esportazione e il commercio dei vini italiani in Russia.
Si può dire che, al massimo, ne ha modificato i consumi a causa dell’inflazione crescente che ha ridotto il potere d’acquisto dei cittadini russi. Ma soprattutto, poiché lo scorso autunno un folto gruppo di russi con capacità di spesa medio-alta ha abbandonato la propria nazione durante la guerra, i fine wine e super premium italiani hanno oggi meno clienti rispetto a qualche mese fa». L’export dei vini italiani in Russia si è dunque solo spostato verso una fascia di prezzo più bassa rispetto al periodo precedente alla guerra.