Home Arrabbiature Mozzarella di bufala pericolosa sequestrata

Mozzarella di bufala pericolosa sequestrata

Un’altra notizia che non si vorrebbe mai pubblicare, ma non possiamo e non dobbiamo fare finta di niente : quando si tratta di sofisticazioni alimentari le pene, a mio avviso, dovrebbero essere certe e pesantissime solo in questo modo forse si scoraggerebbero questi furfanti che incuranti della nostra salute e di quella dei nostri bambini, pur di fare soldi non guardano in faccia a niente e nessuno.

Propongo minimo 20 anni di galera certa, senza sconti, amnistie e riduzioni della pena, diversamente ogni giorno dovremo assistere ancora a questi ” delitti contro la salute pubblica ” !

Poche parole per definirli : delinquenti, furfanti ed assassini !

Roberto Gatti

 

 

” Gli uomini della Guardia Forestale hanno stroncato un traffico di finti prodotti Dop nel Casertano “

 

 

 

Foto: Un momento dell’operazione durante la quale gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno scoperto un’associazione per delinquere che commercializzava mozzarella DOP contraffatta, rischiosa per la salute umana, Caserta 5 dicembre 2014. Arrestati Paolo e Pasquale Marrandino, fratelli titolari dell’omonima azienda di allevamenti bufalini e di produzione di mozzarella campana DOP e i veterinari Andrea e Carmine Russo. Sono accusati, tra l’altro, di associazione per delinquere, commercio di sostanze pericolose per la salute pubblica e per l’alimentazione, diffusione di malattie degli animali, ricettazione, contraffazione agroalimentare. ANSA/ UFFICIO STAMPA CORPO FORESTALE DELLO STATO +++ HO – NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

 

 

Si sostituivano all’Asl e somministravano alle bufale sane il vaccino contro la brucellosi in un periodo assolutamente vietato dalla legge, quello post parto, provocando la contaminazione del latte usato per produzione delle mozzarelle. Responsabili della “pratica illegale”, definita “terapia” nelle intercettazioni telefoniche, i due imprenditori titolari nel Casertano, tra Castel Volturno e Carinola, di almeno sei allevamenti con annesso caseificio, Paolo Marrandino di 54 anni e il figlio Pasquale di 29 anni, finiti ai domiciliari insieme ai due veterinari Andrea Russo, 57 anni in servizio all’Asl, e al figlio 30enne Carmine, dipendente dell’azienda, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla locale Procura della Repubblica ed eseguita dagli investigatori del Nucleo Agroalimentare (Naf) del Corpo Forestale dello Stato.

 

 

Con questa “terapia fai da te” continuavano a sfruttare anche i capi infetti rischiando concretamente di provocare la diffusione della malattia. Oltre duemila i capi sequestrati nel 2012 presso gli allevamenti anche se di questi solo 5, da analisi effettuate presso l’istituto zoo profilattico di Teramo, sono risultati affetti da brucellosi mentre per circa 300 capi è stata accertata la somministrazione del vaccino; gli animali, dopo due serie di analisi, sono risultati assolutamente sani e dissequestrati.

Nell’indagine risultano indagate altre 10 persone, tra cui l’allevatore Arturo Noviello, titolare di un grosso allevamento a Castel Volturno. Il procuratore aggiunto Raffaella Capasso (ad eseguire le indagini anche il sostituto Giuliana Giuliano, ndr), ha spiegato in conferenza stampa che “il pericolo per i consumatori è molto ridotto per il fatto che il latte usato per la mozzarella oggi, come prevede il disciplinare di produzione, viene pastorizzato, per cui ad un certa temperatura il batterio della brucella muore”.

 

Gli allevamenti dei due imprenditori sono stati sequestrati due anni e mezzo fa e da allora non solo e’ stata vietata la vendita del latte prodotto, ma centinaia di litri di liquido bianco contaminato stati distrutti insieme a centinaia di chili di “cagliata” tenuta in pessime condizioni igieniche e importata illegalmente da Paesi non facenti parte dell’Unione Europea

 

 

 

( Fonte panorama )