Una troupe a Ferrara e Comacchio per realizzare servizi sui vini Doc delle sabbie
Gli antichi vitigni ferraresi, nati dalle sabbie, approderanno presto in tv in Cina. In questi giorni infatti una troupe della società di produzione Italiana Wine Channel srl, del Canale 19Pindao (in cinese si pronuncia Yi Jiu Pindao e significa “Canale del vino italiano“) ha girato tra Ferrara e Comacchio in alcuni dei luoghi più caratteristici del territorio per far conoscere e per illustrare la storia e i segreti della Russiola e della Fortana, i due antichi e unici vitigni autoctoni del Ferrarese.
Il servizio televisivo è stato condotto e coordinato dal sommelier professionista Marco Simoni: “Leghiamo la riscoperta dei nostri vitigni al territorio, alle sue eccellenze, alla sua storia”, spiega l’esperto, che ha girato tra il Castello, il locale ‘Al Brindisi’ (la più antica enoteca al mondo datata 1435) – dove Simoni ha iniziato la sua carriera – palazzo Schifanoia e le antiche manifatture dei marinati delle anguille tra i celeberrimi ponti di Comacchio, proponendo anche abbinamenti storici.
“Quello della Doc Bosco Eliceo – dichiara Simoni – è un territorio enografico che stiamo continuando a studiare, sottoponendolo a lavoro, sperimentazione e ricerca. Si tratta di una Doc nata nel 1989 e diventata pure Consorzio Vini delle Sabbie nel 1991. L’origine viticola enologica ferrarese è antichissima e risale addirittura all’epoca degli Etruschi, che abitavano la città di Spina. In seguito un fondamentale impulso è stato apportato dai monaci benedettini insediatisi nella storica abbazia di Pomposa.
Simbiotico è stato il rapporto tra la Corte Estense e l’agroalimentare ferrarese: si narra infatti che sia stata Renata di Francia in sposa ad Ercole II, duca d’Este, a portare dalla Cote d’Or della Borgogna l’attuale vitigno autoctono Fortana, allora chiamata ‘l’uva d’oro’ – continua -. Questi vini sapidi e salmastri, che nascono dalle sabbie di palude da vitigni coltivati ancora a piede franco, nel casato estense venivano abbinati ai prelibati piatti dello ‘chef’ di corte Messisbugo e gli uomini e le donne curtensi e i forestieri di passaggio a Ferrara andavano a berli in barchetta in via del Gorgadello (attuale via Adelardi) nell’antica Hostaria del Chiuchiolino, dall’allora Hoste Chiuchiolìn, nome derivante dal termine dialettale ‘Ciuc’ che vuol dire ubriaco”. Locale che attualmente si chiama appunto “Al Brindisi” ed è gestito dal famoso sommelier professionista Federico Pellegrini.
La regina del servizio italo-cinese girato in questi giorni in città però è stata la Russiola, vitigno autoctono ‘a bacca rosa’ che negli ultimi anni è al centro di un progetto di riscoperta e valorizzazione che vede protagonisti proprio lo stesso Simoni, con l’imprenditore Emanuele Mattarelli, Marino Fogli, titolare di un impianto di centinaia di anni e Sandro Colombi, ricercatore.
Un progetto sfociato nella produzione dell’etichetta ‘L’Ursiola’ che ha permesso di salvare questo vitigno dall’estinzione (sono pochissimi i filari ad oggi presenti e la quantità di vino prodotto, circa 10 ettolitri l’anno) utilizzando appunto quest’uva di grandissima nicchia, ricchissima di acido citrico e difficilissima da coltivare, vinificandola ancora mantenendo le tecniche tradizionali. Questo vitigno tra l’altro è stato già sdoganato in Cina, grazie ad un servizio (tradotto in Cinese) nel numero di aprile-giugno 2021 della rivista cartacea di settore 19Youbao, edita sempre da Wine Channel srl a firma proprio di Simoni e che ha destato grande successo internazionale.
Perché un prodotto ‘di nicchia’ in un grande mercato come la Cina? Spiega Simoni: “I grandi mercati adorano le produzioni introvabili e perciò di valore. E vogliamo candidare i nostri vini ad ottenere questa attrattività che rappresenta un volano per tutto il territorio”.
Il servizio realizzato dalla troupe ha visto tra l’altro la collaborazione di enti locali quali Consorzio Si scs di Ferrara e Work scs-i Marinati di Comacchio, il Consorzio dei Vini delle sabbie Doc Bosco Eliceo, l’associazione strada vini e dei sapori di Ferrara, l’istituto alberghiero e agrario di Ferrara Vergani-Navarra e gli stessi comuni di Ferrara e Comacchio. Inoltre nella regia è stato coinvolto il famoso pianista brasiliano, ferrarese di adozione, Marcelo Cesena che firmerà anche tutte le colonne sonore che saranno presenti all’interno dell’intero servizio.
( Fonte Estense.com )
ANNOTAZIONI A MARGINE
Interessanti questi reportage, che a mio avviso, potranno fare conoscere il magnifico territorio del Delta, ma entrando nello specifico del progetto credo che questi vini non potranno avere un grande futuro in Cina per due semplici motivi :
per la loro limitata quantità e per la loro modesta attrattività.
La russiola è un vinellino con pochissima gradazione, dal difficilissimo equilibrio, in quanto ha acidità troppo elevate e dalla produzione pressochè inesistente, quindi sentire parlare del mercato cinese con questo vino fa sorridere.