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Lo champagne accusa il colpo

Lo champagne soffre ancora, mentre avanza il prosecco. L’anno scorso sono stati venduti 304 milioni di bottiglie del pregiato vino francese, con una diminuzione dell’1,5% rispetto al 2012. Il fatturato ha perso il 2% a 4,3 miliardi di euro.

 

 

 

Si tratta del secondo anno consecutivo di contrazione, anche se i produttori alla fine hanno tirato un sospiro di sollievo perché le stime iniziali indicavano un andamento ancora peggiore: il timore era quello di scendere sotto la soglia dei 300 milioni di bottiglie.

 

 

Ciò non toglie che il contesto rimane critico soprattutto in Francia, dove il mercato ha registrato un calo del 2,3%, e nell’intera Europa che ha accusato un -3,4%.

 

Ma non è l’unica ragione della crisi. Secondo Dominique Pierre, direttore generale della cooperativa Nicolas Feuillatte, si assiste a un notevole sviluppo di prodotti concorrenti come il prosecco italiano e il cava spagnolo: il consumatore si rivolge a questi vini non soltanto per risparmiare, ma anche perché vuole gustare qualcosa di diverso. Per Jean-Pierre Cointreau, a capo del gruppo Renaud-Cointreau che detiene la maison Gosset, è rischioso il fatto che lo champagne continui a funzionare a doppia velocità: da un lato, vini di entrata di gamma e sconti promozionali fino al 40% negli ipermercati; dall’altro, bottiglie di elevata qualità.

 

Nel frattempo il prosecco si gode il suo momento di gloria: già nel 2010 l’Italia aveva superato la Francia nell’esportazione di vini frizzanti.

 

 

( Fonte Italiaoggi )