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L’isola di Mozia: da antica città fenicia a paradiso vitivinicolo

Roma, (askanews) – L’isola di Mozia, antica città fenicia nel cuore dello Stagnone di Marsala, è oggi anche un paradiso per la produzione di vino.

 

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Su questo lembo di terra, in cui in questi mesi è possibile ammirare l’installazione “Help! l’età della plastica”, il connubio ideale delle famiglie Tasca d’Almerìta e Whitaker, mantiene viva una storia ultra millenaria fatta di antiche civiltà mediterranee e del vino siciliano che, nascendo in questo territorio, si diffonde in tutto il mondo.

 

Il primo impianto di produzione risale all’inizio XIX secolo, quando la strada fenicia oggi sommersa era ancora percorribile, e quando gli inglesi sbarcati a Marsala intuirono come qui vi fossero le condizioni favorevoli alla produzione di un vino in concorrenza al Madera e al Porto.

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Dei 40 ettari complessivi, l’isola conserva tuttora 7 ettari di vigneto di uva Grillo, allevato ancora ad alberello come pochissimi in Sicilia, insieme a una vigna più recente.Vendemmiata all’alba, l’uva viene messa in cassette e immediatamente trasferita sulla terraferma su barche a fondo piatto.

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Nella notte viaggia poi su mezzi termocondizionati fino a Regaleali, dove resta fino al mattino per le fasi di vinificazione. Nasce così un Grillo unico, ricco di storia e sole.

 

 

( Fonte affaritaliani )