Il lievito usato da millenni per produrre pane, vino e birra pu essere trasformato in un produttore di biocarburanti super efficiente inserendo nel suo Dna un gene “rubato” a un fungo che vive nella corteccia degli alberi. La metamorfosi riuscita ai ricercatori dell’universit del Wisconsin, che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze, Pnas.
Il protagonista di questo esperimento il lievito Saccharomyces cerevisiae, il pi importante nell’ambito dell’alimentazione umana, usato fin dall’antichit per la panificazione e la produzione di birra e vino. Grazie al suo metabolismo, infatti, questo semplice organismo in grado di trasformare gli zuccheri in alcol e anidride carbonica.
I ricercatori hanno pensato di sfruttare questa sua capacit per produrre biocarburanti a partire da un particolare tipo di zucchero che normalmente il lievito non considera “commestibile”. Si tratta dello xilosio, uno zucchero a cinque atomi di carbonio disponibile in natura in grande quantit, visto che costituisce quasi la met degli zuccheri delle piante.
I ricercatori, guidati da Dana Wohlbach, hanno quindi comparato il Dna di due funghi che vivono nella corteccia degli alberi e che usano normalmente lo xilosio per nutrirsi e per fornire a loro volta nutrimento agli scarafaggi. Hanno cos individuato diversi geni capaci di indurre la trasformazione dello xilosio e li hanno trasferiti nel Dna di S. cerevisiae. Un gene in particolare, chiamato CtAKR, ha dato risultati particolarmente significativi.
( Fonte laprovinciadisondrio )