Sempre secondo Boriello, nell’export si registra un + 3,3% in valore per un totale di 6,2 miliardi di euro, mentre il quantitativo del vino esportato è diminuito dell’8%, per un totale di circa 20 milioni di hl.
Siamo retrocessi ai valori di 10 anni fa, perdendo quote di mercato in Germania, Svizzera e Francia. L’analista di mercato dell’Ismea Tiziana Sarnari ha affermato che la concorrenza piu’ spietata la si registra nel settore dei vini ” commerciali premium “, affollata dai concorrenti del Nuovo Mondo.
Le proiezioni al 2025 ci dicono, sempre secondo la Sarnari, che l’Italia si affermerà come leader nel settore dei vini Premium, mentre la Spagna nei vini sfusi e da tavola. Con la prossima Pac, non si potrà prescindere da una maggior salvaguardia ambientale, sociale ed economica, che unitamente al livello qualitativo, diventeranno centrali delle politiche comunitarie europee per il settore. E’ ovvio che il fattore qualità resterà sempre al primo posto.
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