Cantine siciliane in allarme dopo la clamorosa denuncia di un giovane enologo marsalese che ha avuto modo di accertare che il pregiato”Nero d’Avola” viene commercializzato in Nuova Zelanda ma imbottigliato al Nord.
La denuncia è di Ivan Cappello, 26 anni, che dopo avere superato il corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia a Marsala, trasferitosi in Nuova Zelanda per motivi di lavoro, ha accertato che il prestigioso “Nero d’Avola” esposto sugli scaffali di supermercati ed enoteche porta nelle etichette il nome di città del Veneto e della Lombardia, del Piemonte e del Trentino dove viene imbottigliato. Da qui la sua denuncia ai presidenti di cantine ed aziende siciliane e marsalesi “, che non riescono ad essere presenti nei mercati esteri e che si accontentano che il nostro vino venga rappresentato dalle cantine del Nord, sicuramente commercialmente molto più attrezzate di quelle locali:
Ecco il testo della sua lettera:
La mia professione e soprattutto la mia curiosità, quando mi trovo all’estero, mi portano a ricercare sempre etichette di vino siciliano ed italiano nella grande distribuzione e nelle enoteche.
Mi piace capire cosa pensa il mercato del vino italiano e soprattutto del vino siciliano. Molto spesso. fingendomi un normale acquirente, interrogo proprio gli addetti alla vendita. Chiedo quali vini la gente preferisce e qual e’ la moda del momento. Con grande sorpresa e felicità spesso mi sento rispondere che è il Nero d’Avola ad essere richiesto, perché la gente è curiosa di bere siciliano.
Direttore, le scrivo per manifestarle però la mia rabbia e indignazione su un caso che mi ritrovo puntualmente davanti. Purtroppo proprio quel vino siciliano che la gente compra non è di aziende siciliane ma di cantine venete, lombarde, piemontesi, trentine e di molte altre regioni italiane. Molto spesso questi vini sono proposti allo stesso prezzo dei vini francesi o di quelli spagnoli di cantine molto famose.
Non vorrei però che si fraintendesse che io sia contrario al fatto che le cantine del nord commercializzino i nostri vini all’estero. Dico solo che non puo’ essere la regola. Dove sono le cantine siciliane????
Ovviamente alcune cantine siciliane ormai hanno i loro mercati a cui vendono le loro produzioni. Ma sono appunto alcune.
A volte mi chiedo anche che parte stiano giocando le cantine sociali. Mi riferisco alla mia provincia, perché per fortuna la Sicilia vanta dei buoni esempi, come la Settesoli, a Menfi, molto presente in Inghilterra.
Ma la cosa che mi fa indignare è che questi vini siciliani imbottigliati al nord si trovano anche in Sicilia. Basta guardare le retro etichette dei vini “low cost” sugli scaffali dei supermercati.
Vogliamo continuare ad affidare la nostra immagine a queste etichette??? E’ la domanda che si dovrebbero porre tutte le cantine siciliane, anche le piu’ importanti, perché ne vale pure dell’immagine dei loro vini.
Ivan Cappello