Consegnata l’onorificenza al padre di grandi vini come il Sassicaia e il Tignanello per il suo rapporto di collaborazione e di amicizia con il territorio aretino Giacomo Tachis, uno dei maestri dell’enologia italiana, artefice e l’inventore di grandi vini come Tignanello, Solaia, Sassicaia e tanti altri, da oggi cittadino onorario ideale della provincia di Arezzo. La cerimonia di consegna dell’onorificenza si svolta in una Sala dei Grandi nella quale erano presenti tutti i protagonisti del settore vitivinicolo del territorio aretino, dai produttori ai sommelier. “Si tratta del coronamento di un desiderio che avevo espresso da tempo – ha affermato il Presidente della Provincia Roberto Vasai prima di consegnare a Giacomo Tachis la pergamena con la quale diventato cittadino onorario ideale. Tachis in questi anni ci ha dato un grande contributo per la crescita e la valorizzazione dei nostri prodotti, con la sua grande cultura enologica e la sua schiettezza. Il suo nome legato in particolare al progetto che abbiamo sviluppato sul Vin Santo, ma sulla sua collaborazione abbiamo potuto contare sempre in questi anni in un rapporto che posso definire davvero di amicizia”. Il saluto della citt di Arezzo all’ospite, e da oggi nuovo cittadino, stato dato dal Presidente del consiglio comunale Giuseppe Caroti, mentre di Tachis e della sua opera hanno parlato il professor Zeffiro Ciuffoletti dell’Universit di Firenze, Stefano Barzagli della Regione Toscana e il professor Amedeo Alpi dell’Universit di Pisa. Giacomo Tachis stato definito l’artefice del Risorgimento del settore vitivinicolo italiano, paragonabile a quello che si era avuto dopo l’Unit d’Italia grazie al fatto che buona parte di quella classe dirigente, uno fra tutti Bettino Ricasoli, proveniva dal settore dell’agricoltura e della produzione di vini. Tachis, hanno detto i relatori, ha creato le basi per la sprovincializzazione del vino italiano e, partendo dalla Toscana, ha portato la sua opera in tutto il territorio nazionale lavorando fuori dai confini dei disciplinari e creando vini di respiro internazionale. “Il vino testa, mani e cuore e Tachis rappresenta una perfetta sintesi di questa impostazione che i produttori aretini ormai applicano da anni con grande successo”, ha affermato l’Assessore provinciale all’agricoltura Andrea Cutini. Giacomo Tachis ha ringraziato la Provincia per la giornata organizzata in suo onore e per l’onorificenza, ricordando i tanti personaggi illustri della storia che hanno avuto i natali in terra di Arezzo tra i quali, con una battuta, ha inserito anche il Presidente della Provincia Roberto Vasai.
( Fonte Arezzonotizie )
Annotazioni di Winetaste
Giacomo Tachis, forse il piu’ grande enologo italiano degli ultimi anni, gi allievo del Prof. Emile Peynaud di Bordeaux il piu’ grande dell’ultimo secolo.
Ho conosciuto in Cile un’altro enologo francese il dott. Patrick Vallette, gi allievo del Prof. Peynaud, e quando ho degustato i ” suoi ” vini, ho capito che la scuola francese ha ancora qualcosa da insegnarci, molte cose. Vini di quella levatura sensoriale, mi sono capitati pochissime volte nella mia vita, dentro ad un bicchiere.
Ne ho scritto qui :
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=6472
mentre per quanto riguarda il dott. Tachis ne ho scritto ampiamente qui :
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5926
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4589
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5961
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=868
https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5572
Buone letture
Roberto Gatti