Andrea Stella continua l’amore della buona tavola appreso in famiglia, tra tartufi della Pedemontana, pesce istriano e 850 etichette di vini
Andrea Stella è un antipersonaggio assolutamente straordinario. Se qualcuno volesse comprendere realmente cos’è la passione per la cucina, si rechi pure a Sernaglia della Battaglia, in provincia di Treviso, ai piedi del Montello, presso la Trattoria dalla Libera (via Farra 24, tel. 0438/966295), che proprio nel 2016 festeggia i cinquant’anni d’esercizio. Libera era la zia di Andrea, classe 1928, mancata qualche tempo fa. È lei – che a 12 anni se ne era andata in Alto Adige, a Parcines, a servizio dai baroni Golden – ad aver insegnato ad Andrea – oltre alla modestia della sinistra Piave, di qui l’antipersonaggio – che ogni cosa in cucina ha il suo costo in termini di fatica. E non solo fisica.
Andrea pensa sempre, sperimenta e lo fa con amore. Ama talmente le erbe da coltivarne oltre 130 specie in giardino. Ama talmente il tartufo da aver trovato un misterioso signore che, con il suo cane, ne trova a bizzeffe sulla Pedemontana (ovviamente non sapremo mai dove). Ama talmente il pesce da farselo arrivare freschissimo dall’Istria. Ama talmente i tortellini da aver rimpiazzato la sua fornitrice di Bologna con un pastaio di Cornuda. E ama talmente il vino da aver scavato una preziosissima cantina con 850 etichette d’ogni dove.
Lo stesso amore irradia i suoi piatti, tutti di grande personalità. Ho assaggiato con grande soddisfazione in ordine, Gnocchi soffiati con salsa all’acciuga e puntarelle, Uova in camicia con tartufo nero pregiato (tantissimo tartufo!), Ravioli con rosolina e radicela, con zucca e con mascarpone e liquirizia (eccezionali), Lingua di sorana croccante con salsa verde e Filetto di sorana cotto sotto sale a freddo (con 40 erbe aromatiche), terminando con un assaggio di dolci. Collaborano con Andrea il fratello Paolo e la mamma Anna Maria. Tutti antipersonaggi. E quindi, in realtà, da annoverarsi tra i pochi veri personaggi rimasti che il panorama gastronomico veneto e non solo offre.
( Fonte Corriere del Veneto )