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Lavorare in vigneto con cavalli ed oche

Conosco l’azienda Di Filippo, situata a Cannara nel cuore dell’Umbria, da molti anni.

 

Era il 2007 quando ne scrivevo cosi’ :

https://www.winetaste.it/la-vernaccia-di-cannara/

Da molto tempo l’azienda si è convertita al biologico, prima ancora diventasse una moda e/o un businnes, oggi coltiva i suoi 30 ha di vigneto con l’aiuto di due cavalli per le arature, la sarchiatura del terreno ecc.

Mentre per l’eliminazione delle erbe infestanti, anzichè ricorrere ai dannosi diserbanti, quali glifosate ed altre porcherie, si avvale dell’opera meticolosa, paziente e certosina di ben 400 oche.

Quello che segue è quanto viene riportato sul sito aziendale. Dimenticavo di aggiungere, i loro vini sono eccellenti.

Buona lettura

Roberto Gatti

 

 

” Rispettare l’ambiente, coniugando l’amore per il proprio lavoro ed una produzione di qualità, ci ha portato, a sperimentare una viticoltura che fosse a basso impatto ambientale: stiamo così conducendo un vigneto sperimentale di 4 ettari senza l’utilizzo di macchine, ma quasi esclusivamente con l’aiuto di animali.

 

Nasce nel 2009 l’idea di inserire i cavalli da lavoro (Draught Horses) in quanto si diminuisce il calpestio in vigna dovuto al passaggio dei trattori, che inevitabilmente compattano e rovinano la struttura del terreno diminuendone la fertilità.

 

Nelle nostre vigne lavorano:

 

Bebè e Diamante, due cavalli Comtoise (di origine francese) gran lavoratori e di grossa mole. Sono estremamente versatili ed insieme ad Olga portano anche i turisti a spasso per la vigna.

cavalli

 

 

Pioggia, la nuova arrivata, figlia di Olga e Diamante

 

Elliot ed Eddy, due cavalli neri Murgesi un po’ più piccoli e dal carattere più vivace, sono in addestramento dal 2016 e promettono di essere degli instancabili lavoratori. Sono ottimi per la carrozza e lavori in vigna leggeri.

 

Dalila e Venus: due Percheron arrivate da poco che affiancheranno Bebè e Diamante nella lavorazione della vigna.

 

Quieta e Asia: due cavalli agricoli italiani (TPR) ottime per la lavorazione in vigna e il traino delle carrozze.

 

Olga, la nostra cavalla storica con cui abbiamo lavorato ettari e ettari di vigna, ci ha lasciato nel 2017.

 

Questa collaborazione tra uomo e animale ha effetti salubri per la natura in quanto, oltre a non compattare il suolo, consente di non inquinare l’ambiente evitando l’uso di combustibile fossile. Inoltre come paragonare il piacere di lavorare nell’ assoluto silenzio ascoltando i sussurri della natura all’ assordante rombo del trattore? Siamo degli inguaribili romantici!

Sempre nel 2009 nasce l’idea di un controllo e di una pulizia del vigneto completamente affidati agli animali inizialmente su una piccola parcella di pochi filari di vigna e, successivamente, estesa al vigneto sperimentale di 4 ettari.

 

Le operaie della pulizia del vigneto sono le oche. Per un ettaro, devono essere utilizzate, in proporzione, circa 80-100 animali. Le oche scorrazzano libere e si alimentano dell’erba che cresce spontanea tra i filari. Per ora l’allevamento si tiene su 4 ettari per un totale di 400 oche.

 oche

Le nostre oche, sono entrate a far parte di un progetto denominato “Pollo Rurale”, ideato dal professore Cesare Castellini, in collaborazione con i Dipartimenti di Agraria e Veterinaria dell’Università di Perugia. Con la loro collaborazione abbiamo scoperto che la carne delle oche così allevate, oltre ad essere più buona, è anche più salubre: l’alimentazione a base di erbe, piuttosto che mangimi, e il movimento che praticano allo stato brado migliorano soprattutto i grassi che hanno un perfetto contenuto in omega 3 ed omega 6.

 

Il Progetto One goose Revolution