Come fare un’impresa di successo: il caso di Svinando
I trentenni di oggi sono spesso protagonisti delle prime pagine dei giornali. Sono definiti precari, mammoni e, soprattutto, senza futuro. Per fortuna però non mancano le eccezioni. E’ partendo da queste storie, sia quelle positive che negative, che cercherò di comprendere più a fondo questa generazione, la mia, che io con una parola sola definirei sottosopra. Cercherò di focalizzarmi soprattutto sul rapporto tra gli uomini e le donne sopra e sotto i trent’anni e di raccontare come siamo diventati. Il dibattito è aperto“
( il team di Svinando )
Oggi più di ieri fare l’imprenditore è un rischio. Se si ha una buona idea e una squadra di gente fidata e competente vale però la pena provarci: si è già a metà dell’opera. E’ questo il caso di Svinando, il primo wine club online made in Italy, start up pensata da un gruppo di amici, ovviamente trentenni. E’ il luogo virtuale giusto per gli amanti del vino che lì possono trovare a prezzi esclusivi bottiglie di pregio altrimenti difficilmente reperibili, selezionate una per una da un team di esperti e consegnate a domicilio; si può risparmiare fino al 60%.
“Svinando è un progetto nato intorno a un tavolo di una vineria di Chieri (piccolo comune della cintura torinese) nell’estate 2012 – racconta Umberto Bozzolini, responsabile della comunicazione dell’azienda. Tra un bicchiere e l’altro si parlava (oltre che ovviamente di vino!) di lavoro, progetti, sogni e delusioni, in questo periodo non proprio felice, specialmente per i giovani, del nostro Paese. Era chiaramente palpabile il desiderio di creare qualcosa di nuovo, positivo, giovane e ambizioso. Di dimostrare che, nonostante tutto, c’è ancora tanta voglia (e capacità) di fare, e fare bene. E tra un calice e l’altro emersero due considerazioni: la difficoltà di conoscere la storia dietro ogni bottiglia e il numero elevato di livelli di intermediazione che fa aumentare i prezzi e scoraggia le persone dal provare vini che non conosce. Così è scattata la scintilla, e da allora è stato un crescendo a tappe serrate: ad agosto l’idea è diventata un progetto full time, a settembre abbiamo ricevuto il supporto dell’Incubatore dell’Universita’ di Torino 2i3T che ha creduto nel progetto e in noi sin dall’inizio. Ad ottobre abbiamo costituito la società e a dicembre il sito è andato online. Il 18 febbraio 2013 sono iniziate le vendite. Oggi abbiamo più di 30.000 utenti, con migliaia di transazioni concluse con successo ogni mese”.
VIDEO :
http://www.today.it/cronaca/svinando-bere-vino-buono-spendendo-poco.html
I punti di forza: la selezione e la comunicazione. “Scegliamo solo vini di altissima qualità – continua Umberto – che abbiano un forte potenziale comunicativo nei confronti del territorio dove sono stati prodotti e delle sue tradizioni. La valutazione dei prodotti è svolta personalmente dal nostro team con il supporto di un panel di esperti, senza considerare le guide: ecco perché scegliamo e selezioniamo spesso vini non premiati e proponiamo vere e proprie chicche in anteprima.
La comunicazione su Svinando è rivoluzionaria nella sua semplicità: invece di proporre contemporaneamente più etichette, offriamo una sola bottiglia per volta, perché ciascuna di esse merita l’attenzione totale del nostro pubblico. Così, nell’offrirla ai nostri clienti, la raccontiamo con approccio editoriale, dando informazioni non solo sul vino, ma anche su tutto ciò che vi sta intorno, con una ricca scheda prodotto e una serie di articoli collegati – perché un vino si apprezza molto di più quando si conosce la sua storia, quando si riesce ad associarvi una faccia, un’emozione, un ricordo”.
L’approccio social. Svinando svolge un’intensa attività quotidiana sui principali social network, attraverso politiche che premiano i membri più attivi; esiste un “programma fedeltà” basato sull’accumulo di punti che si trasformano in ulteriori sconti oltre quelli comunemente praticati (Per ogni amico registrato: 5 punti; per il primo acquisto di ogni amico registrato: 10 punti; per ogni like sulle offerte su Facebook: 1 punto, per ogni 6€ spesi su Svinando: 1 punto. 100 punti = 5% di sconto ulteriore; 200 punti = 10% di sconto ulteriore; 300 punti = 15% di sconto ulteriore).
La squadra. Svinando è nato dalla passione di un gruppo di amici che sono diventati una vera “famiglia”: Riccardo (Triolo) e Sara (Galvagna), Lorenzo, fratello di Riccardo e oggi responsabile acquisti, Gianpiero (Gerbi), amico ad enologo di talento, e Umberto, amico di Riccardo da una vita. “Quella sera in vineria non c’ero, Riccardo mi ha “arruolato” poco tempo dopo in una famosa hamburgheria torinese, in seguito al mio ritorno da un lungo periodo all’estero. Ho iniziato curando il blog, Svinando Magazine, e in seguito ho cominciato a occuparmi di altri aspetti legati alla comunicazione e alla produzione di contenuti”, continua Umberto.
Ognuno insomma ha fatto del proprio bagaglio professionale e personale una tessera per costruire questo puzzle. “Riccardo ha iniziato come commercialista, poi ha deciso di seguire la sua vocazione e passione per le startup e il venture capital. Ha lavorato in un fondo dove ha avuto l’occasione di aiutare una startup in veste di CFO. Poi ha deciso di fondarne una sua. Sara viene dalla consulenza aziendale, e per anni ha supportato aziende in operazioni straordinarie di M&A. Poi anche lei ha visto nel venture capital una nuova sfida, ed è così che ha conosciuto Riccardo. Lorenzo, il più giovane dei fondatori, quando è iniziata l’avventura di Svinando era appena tornato da un’esperienza di lavoro negli Stati Uniti, in un’importante multinazionale del settore food. Estroverso, socievole, le PR e il rapporto con i produttori sono il suo terreno naturale. Gianpiero il vino ce l’ha nelle vene: da sempre in vigna con il nonno, e figlio d’arte di un celebre enologo, sogna di costruire una vigna in cui produrre il suo vino. Io, dopo varie esperienze come giornalista e blogger, ho creduto nel progetto di Svinando fin da subito, anche perché basato su uno dei valori per me più importanti, quello dell’amicizia”, aggiunge Umberto.
“Dopo vari assestamenti gli ultimi ad aggiungersi al team sono stati Fabio Fiumara, controller, e Vittorio De Bortoli, che si occupa di web marketing. “Questi siamo noi, questo è Svinando, anche se la famiglia è in costante crescita”, conclude.
Svinando non è l’unico caso di successo. I giovani che lavorano appassionatamente nel nostro Paese ci sono. Lottano ogni giorno con un sistema pieno di troppe e confuse regole ma non mollano. Certo un aiutino non gli dispiacerebbe, quindi se chi di dovere facesse qualcosa per semplificare loro la vita apprezzerebbero di certo.
( Fonte www.today.it )
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